Walking in the Bubble
Fontana a Bruxelles per la Nato, Giorgetti e la GdF, Giuli e il mercato dell’arte, Santanché per il turismo
Di Gianfranco Ferroni
A Bruxelles, il presidente della Camera dei Deputati Lorenzo Fontana partecipa al secondo vertice parlamentare della Nato.
A Roma, nella Caserma Piave, festa della Guardia di Finanza, in occasione dell’anniversario numero 251 della fondazione del corpo, con il ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti.
A Roma, nel Ministero della Cultura, sala Spadolini, conferenza stampa del ministro della Cultura, Alessandro Giuli, sul mercato dell’arte. All’incontro parteciperanno anche i presidenti delle commissioni Cultura della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica, Federico Mollicone e Roberto Marti e il capogruppo di Fratelli d’Italia in commissione Cultura alla Camera, Alessandro Amorese.
A Roma, nel Ministero del Turismo, il ministro Daniela Santanchè presenterà le nuove funzionalità della banca dati delle strutture ricettive. In particolare, verrà presentato il cruscotto che faciliterà il lavoro dei comuni nelle procedure di controllo dell’attuazione della normativa.
A Berna, nella sede dell’Ambasciata d’Italia, l’ambasciatore Gian Lorenzo Cornado ha accolto il generale di Divisione Francesco Gargaro, comandante del Comando Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale (Tpc), durante la cerimonia per la restituzione allo Stato italiano di 48 beni culturali confiscati nell’ambito di procedimenti penali elvetici o provenienti da spontanee consegne di cittadini svizzeri che erano in possesso degli antichi manufatti. L’evento diplomatico testimonia l’importanza dei rapporti consolidati tra l’Ambasciata d’Italia a Berna, l’esperto per la sicurezza della Direzione Centrale della Polizia Criminale del Ministero dell’Interno, l’Ufficio Federale di Cultura Elvetico e il Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale nelle reciproche azioni di cooperazione internazionale, garantendo il ritorno ai territori di origine dei beni culturali depredati e condividendo così il fermo impegno per la difesa del patrimonio culturale e per il contrasto ai traffici illeciti di opere d’arte. All’evento ha preso parte Carine Bachmann, capo dell’Ufficio Federale di Cultura, Laura Antonelli Müdespacher, capo Divisione Affari Internazionali della Fedpol, nonché Manfred Strick, vicecapo Interpol/Europol, oltre a funzionari del Dipartimento Federale degli Affari Esteri, a testimonianza del proficuo legame di cooperazione tra l’Italia e la Svizzera, sviluppato attraverso efficaci strategie di collaborazione di polizia e consolidata prassi di diplomazia culturale. Tra i beni restituiti figurano preziosi lotti di monete antiche, porzioni di pitture murali, manufatti in ceramica e oggetti in bronzo, riconducibili alle civiltà villanoviana, etrusca, romana, medioevale, nel periodo compreso tra il VII secolo a.C. e il medioevo, oltre a un dipinto di scuola italiana del 1700. Di particolare rilievo vi sono una fibula a navicella in bronzo del VII secolo a.C. di provenienza campana, una parte di affresco pompeiano riproducente le colombe che si abbeverano, un piattello etrusco del tipo genucilia e un anello in oro con sardonica incisa raffigurante Venere e Eros, mentre tra le monete è compreso un denaro in argento di Ludovico il Pio (814 – 840) ritenuto un conio estremamente raro, oltre a 9 ducati veneziani in oro.
A Roma, nella sala Anica, Settimana del Cinema Cinese in Italia, dal 23 al 27 giugno. La rassegna prende il via lunedì con “Big World” per la regia di Yang Lina, un racconto sull’emancipazione di Liu Chunhe, un giovane affetto da paralisi cerebrale che rompe coraggiosamente le catene del corpo e della mente cercando la propria strada nel mondo. A seguire, il documentario “Hotline Beijing” di Xu Jieqin, girato a Pechino, dove si mostra come la capitale cinese gestisce più di 60mila chiamate di reclamo al giorno. Il film è prodotto da China Media Group. Martedì, “Article 20” di Zhang Yimou, uno dei più celebri registi cinesi contemporanei. Il film riflette sul tema della giustizia, della responsabilità e del coraggio. Il pubblico ministero Han Ming viene coinvolto in un caso difficile e ambiguo, in cui quello che appare come il ferimento intenzionale di alcune persone potrebbe essere in realtà un’istanza di legittima difesa. La rassegna è organizzata dall’Amministrazione Statale Cinese del Film, con organizzatore esecutivo del Canale Cinematografico Cinese e co-organizzatore del Centro Programmi in Lingue Europee e Latinoamericane del China Media Group, in collaborazione con Anica.
A Rovigo, Palazzo Roverella ospita fino al 29 giugno la prima mostra italiana dedicata a Vilhelm Hammershøi, uno dei pittori più importanti del Nord Europa tra Ottocento e Novecento. Conosciuto soprattutto per i suoi interni silenziosi e minimalisti, Hammershøi racconta con delicatezza e introspezione gli spazi privati, i ritratti enigmatici e le vedute architettoniche. La rassegna non si limita a esporre le sue opere più famose, ma approfondisce anche il legame con l’Italia e il confronto con altri artisti europei che hanno esplorato temi come il silenzio e la solitudine.
A Firenze, la Fondazione Palazzo Strozzi ha pubblicato il suo Annual Report Integrato 2024, il documento che raccoglie e analizza i risultati dell’anno passato, esaminando le caratteristiche dei pubblici, la ricaduta delle attività culturali ed educative, l’andamento economico e l’impatto ambientale e sociale generato. Nel 2024, con i due grandi progetti al Piano Nobile, “Anselm Kiefer. Angeli caduti e la retrospettiva Helen Frankenthaler. Dipingere senza regole” e l’installazione Shy Society di Drift realizzata appositamente per il Cortile, sono stati raggiunti oltre 20mila visitatori, generando un impatto economico sul territorio pari a circa 62,7 milioni di euro, dati sottolineati dal direttore generale Arturo Galansino. Il 2024 è stato inoltre un anno di consolidamento e innovazione, per l’Annual Report di Palazzo Strozzi, al quale è stato integrato per la prima volta un Bilancio Sociale e di Sostenibilità, con l’obiettivo di restituire in modo trasparente il valore creato in ambito ambientale, sociale ed economico. Nell’anno di riferimento, la fondazione ha impiegato diciannove persone, con un incremento di due unità rispetto all’anno precedente. Il personale si compone di due dirigenti, due quadri e quindici impiegati, con una prevalenza di donne (13) rispetto agli uomini (6). La maggior parte delle posizioni è coperta con contratto a tempo indeterminato (15 su 19). L’età media complessiva di tutti i dipendenti ricade nella fascia 30-50 anni, con la presenza di una persona sotto i 30 anni e tre sopra i 50. Tra i dipendenti, diciassette lavorano full-time (6 uomini e 11 donne) e due part-time (entrambe donne). Per quanto riguarda la tipologia contrattuale, quindici dipendenti hanno un contratto a tempo indeterminato (5 uomini e 10 donne), mentre quattro dipendenti hanno un contratto a tempo determinato (1 uomo e 3 donne).
A Bassano del Grappa, i Musei Civici, sotto la direzione di Barbara Guidi, dal 25 ottobre e fino al 22 febbraio, presenteranno una grande mostra dedicata a Giovanni Segantini (1858-1899), per celebrare la vita e l’opera di uno dei massimi esponenti del Divisionismo italiano e tra i più sensibili osservatori del mondo naturale. Promossa e organizzata dal Comune e dai Musei Civici di Bassano del Grappa, con il patrocinio della Regione del Veneto, con il supporto del Segantini Museum di St. Moritz e della Galleria Civica G. Segantini di Arco e in collaborazione con Regione Lombardia e Dario Cimorelli Editore, l’esposizione ricostruirà la figura di Segantini attraverso un’inedita rilettura della sua opera in confronto all’arte coeva, per raccontare una carriera che in soli vent’anni, dagli esordi “scapigliati” agli ultimi slanci simbolisti di catturare la Natura, ha saputo influenzare i maggiori movimenti artistici del suo tempo. Una mostra di alto profilo scientifico che, dopo oltre dieci anni dall’ultima grande esposizione italiana, seguirà in ordine cronologico le tappe fondamentali della parabola del pittore arcense attraverso eccezionali prestiti nazionali e internazionali provenienti da alcuni dei più importanti musei d’Europa. La mostra si inserisce nel programma ufficiale dell’Olimpiade Culturale di Milano Cortina 2026.





