Walking in the Bubble

Consiglio dei Ministri, Amato e Fini per i diritti, Flick e l’antisemitismo, “Mille fiumi” di Boetti alla Grafica

19
Dicembre 2023
Di Gianfranco Ferroni

Nella giornata di oggi è convocato il Consiglio dei Ministri, all’ordine del giorno la ratifica e l’esecuzione della Convenzione internazionale per il controllo e la gestione delle acque di zavorra e dei sedimenti delle navi, le disposizioni in materia di riordino del settore dei giochi, a partire da quelli a distanza, la razionalizzazione e la semplificazione delle norme in materia di adempimenti tributari.

Oggi a Roma, a palazzo Giustiniani, nella sala Zuccari, presentazione del libro “Storie di diritti e di democrazia. La corte costituzionale della società” di Giuliano Amato e Donatella Stasio, con le presenze di Gianfranco Fini, Andrea Orlando e Anna Rossomando.

Oggi a Roma nella Casina dei Vallati, in via del Portico d’Ottavia, presentazione del libro “L’antisemitismo e le sue metamorfosi” a cura di Milena Santerini. Dopo i saluti istituzionali di Mario Venezia presidente Fondazione Museo della Shoah, e Antonella Di Castro vicepresidente Comunità Ebraica di Roma, interverranno Noemi Di Segni presidente Unione Comunità Ebraiche Italiane, Giovanni Maria Flick presidente emerito Corte costituzionale.

Domani, mercoledì, il Museo delle Civiltà di Roma inaugura la mostra “Villa Lituania” degli artisti Nomeda & Gediminas Urbonas. Il progetto, evento di chiusura del programma annuale 2023 con la supervisione generale di Andrea Viliani, direttore del Museo delle Civiltà, torna in Italia sedici anni dopo aver rappresentato la Lituania alla 52a Biennale di Venezia nel 2007, vincendo la Menzione d’Onore della Giuria, e viene presentato in occasione dei quarant’anni dalla morte di Stasys Lozoraitis Sr, diplomatico residente presso la villa dal 1939 al 1940. Villa Lituania è un’installazione multimediale che ruota attorno alla storia dell’edificio omonimo (costruito nel 1912 dagli architetti Pio e Marcello Piacentini e situato a Roma in via Nomentana 116), che ospitò l’Ambasciata Lituana per pochi anni, dal 1937 al 1940, quando fu confiscata dall’allora Unione Sovietica a diventando simbolicamente l’ultimo territorio occupato e, dopo il crollo dell’Urss nel 1991, utilizzato come sede dell’Ufficio Consolare dell’Ambasciata di Russia in Italia.

Oggi, terminate le contese sull’edificio, rimane un contenitore di storie collettive e personali e un punto di partenza per analizzare una storia di liberazione dall’occupazione e il ruolo che vi ha svolto l’arte, in particolare il rapporto tra esseri umani e animali come una possibile via di uscita dal conflitto e dalle sue sedimentazioni. ll Parlamento e il Governo della Lituania hanno proclamato il 2024 come Anno dei Diplomatici Lozoraitis. L’anno 2024 segna l’anniversario numero 125 della nascita di Stasys Lozoraitis Sr, Ministro degli Affari Esteri della Repubblica di Lituania e Capo del Servizio Diplomatico lituano, e il 100° anniversario della nascita di Stasys Lozoraitis Jr, rappresentante diplomatico lituano a Washington DC, che ha contribuito in modo significativo all’istituzione del servizio diplomatico lituano in esilio,  il quale ha avuto una particolare rilevanza in riferimento al ripristino dell’indipendenza della Lituania e per la difesa della sovranità statale nel XX secolo.

Giovedì a Roma l’Istituto centrale per la grafica presenterà al pubblico la nuova opera recentemente entrata a far parte delle collezioni dell’Istituto acquisita nell’ambito del Piano dell’Arte Contemporanea 2022. Maura Picciau, direttrice dell’Istituto centrale per la grafica insieme a Fabrizio Scrivano, filosofo, introdurranno Classifying the Thousand Longest Rivers in the World di Alighiero Boetti e Anne Marie Sauzeau. Il libro, del 1977, corredato da una preziosa copertina ricamata ad arazzo, è noto anche come “Mille fiumi” ed è una celebre opera concettuale realizzata a quattro mani da Boetti e la moglie, indagando con dubbio metodologico e piena correttezza di metodo scientifico, la lunghezza dei primi mille fiumi del mondo. Una pagina per ogni fiume, un dato tipografico di vuoto paesaggistico che rimanda a lontani sciabordii delle acque nel pensiero: l’assenza finale dell’indice invalida la classifica e anni ed anni di ricerca geografica con decine di istituti di studio nel mondo. Un libro d’artista che è emblema dell’incertezza dell’uomo nella sua pretesa oggettività.

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