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Usa 2024: – 326, Camera spaccata su impeachment Biden ora stop fino a gennaio

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Dicembre 2023
Di Giampiero Gramaglia

Repubblicani contro democratici, senza neppure una defezione, la Camera ha ieri autorizzato l’avvio di un’indagine per mettere sotto impeachment il presidente Usa Joe Biden: i sì sono stati 221, i no 212. L’inchiesta ora formalizzata va avanti da settembre e non ha finora trovato prove che il presidente sia stato coinvolto negli affari del figlio Hunter o ne abbia tratto profitto.

Il presidente Biden ha commentato: “I repubblicani perdono tempo in acrobazie senza fondamento”. La sua portavioce Karine Jean-Pierre ha osservato: “Non ci sono prove”, ma i repubblicani preferiscono “concentrarsi su questo anziché su emergenze come i fondi per l’Ucraina”.

Per i repubblicani, il passo era necessario per completare l’indagine, raffordando as esempio i poteri d’indagine sulle finanze dei Biden. Per i democratici, è un andare in caccia “per giochi politici”: “E’ una vendetta, una ritorsione, per gli impeachment democratici all’allora presidente Donald Trump”, entrambi falliti.

La mossa repubblicana è destinata a finire in una bolla di sapone, perché l’atto d’accusa, se e quando la Camera lo dovesse formulare, non ha nessuna possibilità di essere approvato dal Senato, dove i democratici sono maggioranza e cui spetta la decisione definitiva. Ma la perdita di tempo rischia di essere più di Biden che dei repubblicani, perché, in campagna elettorale, il presidente dovrà spendere energie per difendersi.

Ieri, il duello tra il figlio Hunter e i deputati repubblicani s’’è concluso con un nulla di fatto: citato per una deposizione a porte chiuse sui suoi controversi affari esteri, specie in Cina e in Ucraina, Hunter s’è dichiarato pronto solo a una deposizione pubblica, nel timore che i repubblicani strumentalizzino le sue dichiarazioni facendole filtrare decontestualizzate.

I deputati inquirenti sostengono di avere “prove serie” e insistono per una audizione a porte chiuse, minacciando una denuncia per oltraggio al Congresso se Hunter non si presenterà: “così facendo, peggiora solo la sua posizione”. Il figlio del presidente sta già affrontando due procedimenti penali, uno nel Delaware, per l’acquisto di un’arma senza segnalare i problemi di droga di cui soffriva, e uno in California per evasione fiscale.

L’inchiesta parlamentare, lanciata dall’allora speaker Kevin McCarthy, non ha finora raccolto prove che il presidente abbia tratto profitto dalle attività professionali del figlio. Ma il fatto che, nonostante dubbi e riserve, tutti i repubblicani abbiano ieri votato in modo compatto indica che l’aspetto politico della vicenda prevale su quello giudiziario.

Biden ha così elaborato la sua reazione: “Gli americani hanno bisogno che i leader nel Congresso agiscano su priorità importanti per il Paese e il mondo. Io ho incontrato il presidente ucraino, che sta conducendo il suo popolo in una battaglia per la libertà contro l’invasione russa. I repubblicani non agiranno per aiutare. Il popolo di Israele si batte contro i terroristi ed aspetta il nostro aiuto. Ma i repubblicani non agiranno per aiutare. Dobbiamo affrontare la situazione al nostro confine del sud e io sono determinato a cercare di risolvere il problema. Abbiamo bisogno di fondi per rafforzare la sicurezza al confine. Ma i repubblicani non agiranno per aiutare … Abbiamo molto lavoro da fare. Ma … i repubblicani in Congresso si avviano a fare passare un mese senza fare niente per affrontare queste sfide pressanti”.

I lavori del Congresso, sospesi da oggi, riprenderanno dopo l’Epifania. Quando ci si attende pure che la Corte Suprema si pronunci sui ricorsi di Donald Trump e di altri protagonisti dell’insurrezione del 6 gennaio 2001 sulle basi giuridiche delle azioni intentate contro di loro.

In una dichiarazione alla Ap, Fami Willis, la giudice che presiede il processo a Trump in Georgia, giudica “stravagante” l’idea che il procedimento possa essere sospeso a causa delle elezioni: “E’ mio preciso dovere perseguire chiunque violi la legge e non vedo perché un giudizio debba essere sospeso solo perché l’imputato si presenta candidato”.