USA2024

USA 2024: – 287, repubblicani, DeSantis lascia, è Trump contro Haley

22
Gennaio 2024
Di Giampiero Gramaglia

Erano una dozzina, a contendersi la nomination repubblicana a USA 2024. Sono rimasti in due, Donald Trump e Nikki Haley. Il governatore della Florida Ron DeSantis ha alzato bandiera bianca ieri sera, spiegando la sua decisione in un video di 4 minuti e mezzo: “Non vedo una strada chiara verso la vittoria. Perciò, sospendo la mia campagna… La maggioranza degli elettori repubblicani alle primarie vuole dare a Donald Trump un’altra chance”.

DeSantis era sceso in campo per USA 2024 a fine maggio fra molte attese, ma il governatore, un clone di Trump più giovane e meno smargiasso, ma altrettanto spocchioso, non è mai riuscito a entrare in contatto con gli elettori e a persuadere i repubblicani a lasciare il Trump originale per uno nuovo, meno vulcanico e un po’ ‘robotico’.

Il governatore della Florida, che in campagna non è mai stato aggressivo con l’ex presidente, ora dice: Trump è “superiore a Joe Biden. Questo è chiaro… Ho firmato l’impegno a sostenere chi otterrà la nomination repubblicana e onorerò il mio impegno… Trump ha il mio appoggio perché non possiamo tornare alla vecchia guardia repubblicana”.

Trump si dice “onorato” dell’endorsement di DeSantis: “Lavoreremo insieme per battere Biden, che è il peggiore e più corrotto presidente della storia”. La campagna del magnate invita “i repubblicani a unirsi” sulla sua candidatura. L’ex presidente, poi, torna ad attaccare Haley, l’unica rivale rimasta: “E’ la candidata dei democratici che faranno qualsiasi cosa per fermare il movimento America First. E’ il momento di scegliere in modo saggio”.

Haley, dal canto suo, rende l’onore delle armi a DeSantis, che “ha fatto una buona campagna”, e constata: “ora è una corsa a due”. Secondo gli osservatori, non è chiaro se i voti del governatore della Florida andranno all’ex presidente, visto che DeSantis, come Haley, puntava ad affermarsi come alternativa a Trump e che ci lo votava non voleva votare Trump.

L’ex governatrice della South Carolina fa un appello ai sostenitori di DeSantis: “Volete un cambio di generazione e volete vincere. Unitevi a noi”. In un’intervista alla Cnn, l’ex ambasciatrice all’Onu si mostra fiduciosa e dichiara: “Posso vincere”.

La decisione di DeSantis è stata annunciata nell’imminenza delle primarie repubblicane in vista di USA 2024 nel New Hampshire, che si svolgono domani. Il governatore della Florida aveva già fatto sapere di volere ‘saltare’ la tappa, per fare campagna in South Carolina – il che aveva alimentato voci e illazioni su un suo imminente ritiro -. La scorsa settimana, nello Iowa, DeSantis era riuscito ad arrivare secondo, senza però avere mai dato la sensazione di potere davvero sfidare Trump.

Il Comitato nazionale democratico commenta in modo critico la decisione di DeSantis, che è “l’ultimo repubblicano, in ordine di tempo, ad accodarsi a Trump”.

Haley può contare su grandi finanziatori di area repubblicana. Alcuni miliardari di Wall Street ospiteranno una raccolta fondi in suo favore il 30 gennaio a New York. Lo riferisce la Bloomberg, in base all’invito all’evento. L’iniziativa sarà co-ospitata da Stanley Druckenmiller, Henry Kravis, Ken Langone e Cliff Asness: i biglietti costano fra i 3.300 e i 33.200 dollari. La raccolta di fondi è uno dei tanti appuntamenti della candidata prima delle primarie del South Carolina il 24 febbraio.

Oggi, vigilia del voto in New Hampshire, Trump sarà – secondo la Cnn – in tribunale a New York, dove c’è un’udienza della causa per diffamazione intentatagli dalla scrittrice E. Jean Carroll. Evidentemente, il magnate pensa che una comparsata in tribunale gli porti più voti, di un comizio: la scorsa settimana, i suoi show in aula e fuori hanno avuto molta eco.

Immagine di copertina realizzata con supporto dell’IA