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Usa 2024: – 266, Trump allarma l’Europa, ma l’America pensa al Super Bowl

12
Febbraio 2024
Di Giampiero Gramaglia

Le parole di Donald Trump, che rinnegano gli impegni della Nato e danno carta bianca alla Russia di Vladimir Putin, suscitano allarme e indignazione in tutta Europa, ma hanno meno eco negli Usa nella domenica consacrata al Super Bowl: i Kansas Chief, favoriti, si aggiudicano la 58a edizione del trofeo più ambito del football americano, battendo ai supplementari i San Francisco 49ers, dopo avere pareggiato in extremis nei tempi regolamentari: 25 a 22 il punteggio finale.

I fans del football votano alle presidenziali – e molti votano Trump -. Gli alleati europei non votano.  Quindi, Trump può fare spallucce di fronte ai crucci europei, che riportiamo in dettaglio più avanti. Magari, gli danno un po’ d’ansia i Chiefs: hanno vinto tre titoli in cinque anni, sono i primi a vincere due titoli consecutivi dopo i New England Patriots nel 2003/’04 e, soprattutto, sono la squadra dove gioca Travis Kelce, fidanzato di Taylor Swift, presente in tribuna a incoraggiarlo e presunta icona democratica, anche se finora, quest’anno, non ha detto una parola pro-Biden o anti-Trump.

Usa 2024: Biden contro Trump su Nato, parole “spaventose e sconvolgenti”
La Casa Bianca bolla le parole del magnate, che, secondo quanto da lui stesso affermato, parlando in South Carolina, avrebbe detto ai leader Nato riuniti per un Vertice nel 2018 che intendeva “incoraggiare” la Russia “a fare quel che diavolo voleva” a quei Paesi che non pagavano il dovuto all’Alleanza atlantica.

L’Amministrazione Biden giudica le parole “spaventose e sconvolgenti”: l’ex presidente “incoraggia l’invasione dei nostri più stretti alleati da parte di regimi assassini”; e “mette in pericolo la sicurezza nazionale, la stabilità globale e la nostra economia”. Biden stesso dice: Trump “vuol dare luce verde a Putin per più guerre e più violenze”.

Contro il magnate, il New York Times prende posizione con un editoriale:  “Favorendo i nemici rispetto agli amici, Donald Trump mette a rischio l’ordine internazionale”:  “Alcuni potrebbero leggere le sue parole come un tentato cattivo umorismo. Altri potrebbero apprezzare la linea dura. Ma la retorica di Trump lascia presagire, nel caso in cui vincesse la Casa Bianca a novembre, potenziali cambiamenti di ampia portata nell’ordine internazionale con conseguenze imprevedibili”.

Usa 2024: Biden troppo vecchio per quattro americani su cinque
Ma, sugli equilibri della campagna, pesa di pù un sondaggio Abc / Ipsos: l’86% degli americani giudica Biden troppo anziano per un secondo mandato (e il 62% lo pensa pure di Trump). Il tema dell’età del presidente è centrale in questo momento e agita i democratici.

Un altro sondaggio del Financial Times e della Ross School of Business della Michigan University conferma che gli americani hanbno più fiducia in Trump che in Biden nella gestione dell’economia: 42% a 31%. Nonostante gli indicatori della cresciuta e dell’occupazione siano positivi e l’inflazione in calo, “il messaggio di Biden sul buono stato di salute dell’economia Usa non ha convinto molti”, afferma Erik Gordon, professore della Ross School of Business: per un elettore su tre, le politiche del presidente danneggiano l’economia.

E, così, l’ex presidennte, più che del giudizio degli europei, si preoccupa di quello di Swift, che – scrive su Truth, il suo social – non gli volterà le spalle perché lui l’ha fatta guadagnare e Biden no: “Io ho firmato e sono il responsabile del Music Modernization Act per Taylor Swift e tutti gli altri artisti. Joe Biden non ha fatto nulla per Taylor e non farà mai nulla”.

Per Trump, la cantante non potrebbe “in alcun modo” appoggiare Biden, “il presidente peggiore e più corrotto della storia del nostro Paese, e essere sleale con chi le ha fatto guadagnare tanti soldi. Al di là di questo, mi piace il suo ragazzo, Travis Kelce, anche se probabilmente è un liberal e probabilmente non mi sopporta”. Nel 2020, Swift prese posizione per Biden contro Trump.

Usa 2024: le parole shock di Trump e l’ondata di reazioni
Ricostruiamo con Serena Di Ronza, corrispondente dell’ANSA dagli Usa, e parole shock di Trump, che sarebbero state pronunciate quando era presidente e rivolte a un leader di un paese della Nato: frasi che gelano la Casa Bianca e gli alleati, confermando l’avversità mai nascosta del magnate verso la Nato, e accresco i timori per l’Ucraina nel caso in cui il magnate tornasse alla presidenza.

Il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg assicura: “Restiamo pronti a difendere tutti i nostri alleati. Ogni affermazione in cui si parli della possibilità che i Paesi membri non si difendano reciprocamente mette a rischio la sicurezza di noi tutti, inclusa quella degli Usa, ed espone i soldati americani ed europei a rischi crescenti”. Il presidente del Consiglio europeo Charles Michel bolla come “sconsiderate” le affermazioni di Trump. Nei Paesi baltici si parla di “frasi puerili”.

I repubblicani cercano di minimizzare e ricordano che molti Paesi dell’alleanza non sono in regola con gli impegni per la difesa e che periodicamente quasi tutti i presidenti americani se ne sono lamentati – ma non in termini così perentori -.

Non è la prima volta che Trump evoca l’aneddoto del vertice della Nato del 2018. Ma questa volta colpisce il linguaggio e l’utilizzo del termine “incoraggerei”: la Russia è da due anni impegnata nell’invasione dell’Ucraina e non pare il caso di invitarla ad agire ulteriormente. Trump racconta: “Uno dei leader di un grande Paese si alzò e mi chiese: ‘Se non paghiamo e veniamo attaccati, ci difenderete? Gli dissi: ‘Non avete pagato, siete inadempienti’. Mi rispose: ‘Sì’. E io replicai che no, non li avrei difesi, avrei incoraggiato” la Russia “a fare quel che diavolo voleva”. I suoi fan presenti al comizio in South Carolina hanno applaudito.

Dichiarazioni che, secondo i critici, confermano la lungimiranza del Congresso ad aver approvato una legge che vieta a ogni presidente il ritiro unilaterale dalla Nato. E che sono un invito a Putin e alle sue ambizioni espansioniste al di là dell’Ucraina, che continua a bombardare incessantemente. Solo nelle ultime 24 ore, a Kherson una donna è stata uccisa in un raid di Mosca e Kiev ha sventato almeno in parte un attacco con droni in nove regioni, abbattendo 40 su 45 velivoli automatici.

Le parole del magnate rendono ancora più incerto il pacchetto di aiuti all’Ucraina che il Senato sta discutendo e che deve poi passare alla Camera dove i repubblicani sono maggiioranza. Senza aiuti da Washington, Kiev rischia di non essere in grado di difendersi.

Con Putin, Trump ha sempre detto di aver un buon rapporto: gli crede più alla sua intelligence, come disse incontrandolo a Helsinki in pieno scandalo sulle interferenze russe nelle elezioni 2016. Un’intesa che va avanti da tempo e che è appena stata riportata alla ribalta dall’intervista a Putin fatta da Tucker Carlson, un ex conduttore di Fox News licenziato perché eccessivamente ‘trumpiano’ e considerato uno dei possibili vice del magnate.