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Usa 2024: – 219, con o senza bavaglio, Trump attacca giudici e chiede rinvii

30
Marzo 2024
Di Giampiero Gramaglia

Nonostante il ‘bavaglio’ impostogli, proprio per evitare che lo facesse, Donald Trump attacca
ancora il giudice di New York – e anche sua figlia -, dopo l’ordine che gli vieta di criticare
testimoni, giurati e magistrati del processo che lo vede imputato per avere pagato in nero una
pornostar, Stormy Daniels (all’anagrafe Stephamie Clifford) perché tacesse una loro relazione.
E i suoi legali cercano di nuovo di estromettere dal processo in Georgia la procuratrice che ha
condotto tutta l’inchiesta, puntando a fare slittare l’inizio del procedimento o addirittura a farlo
saltare. Intanto, però, l’inchiesta della Camera per l’impeachment al presidente Joe Biden pare
stia per naufragare.


Usa 2024: Trump contro il giudice Merchan e sua figlia
Sul suo social Truth, Trump scrive: “Il giudice Juan Merchan ha emesso un altro ordine illegale
nel tentativo di continuare a strapparmi i miei diritti e privarmi del Primo Emendamento – che
garantisce la libertà di espressione, ndr – per criticare l’uso della giustizia come arma”.
L’ex presidente se la prende pure con la figlia del giudice, che ha usato un’immagine di Trump
dietro le sbarre sul suo account X. “Voglio essere chiaro. La figlia del giudice può postare una
foto con il suo ‘sogno’ di vedermi in carcere, il procuratore di New York può dire qualsiasi bugia
su di me, il giudice può violare la legge e la Costituzione, ma io non posso parlare delle persone
che mi attaccano”, afferma Trump.
Si ignora se queste ‘esternazioni’ avranno conseguenze giudiziarie, alla luce del ‘gag order’, cioè
del bavaglio appena imposto.


Usa 2024: Georgia, legali Trump cercano archiviazione o esclusione PM
Trump fa appello contro la decisione del giudice Scott McAfee di non estromettere la procuratrice
Fani Willis dal processo per i tentativi dell’allora presidente di sovvertire l’esito del voto del 2020
nello Stato. Willis ha avuto una relazione con Nathan Wade, un esperto legale da lei ingaggiato
nell’inchiesta. McAfee aveva criticato la relazione tra i due inquirenti, ma non l’aveva considerata un conflitto d’interessi tale da dovere rimuovere Willis dal procedimento. La corte d’appello ha ora 45 giorni
di tempo per decidere se esaminare il ricorso. Qualora lo prendesse in considerazione, Trump
potrebbe chiedere una sospensione del processo, la cui data d’avvio non è stata ancora fissata.
Pare, ormai, molto difficile che questo procedimento si concluda, o almeno parta, prima del voto
del 5 novembre.
Tra l’altro, il giudice McAfee deve anche pronunciarsi sulla richiesta dei legali di Trump
d’archiviare il caso sulla base del Primo Emendamento: un’udienza preliminare su questo punto
c’è stata giovedì 28. Il magnate è incriminato insieme ad altre 18 persone, ma il suo avvocato
Steve Sadow sostiene che le accuse devono essere ritirate perché “il diritto alla libertà di parola
sancito dal Primo Emendamento tutela espressamente il discorso politico”: “L’accusa – scrive
Sadow in una memoria – attacca direttamente discorsi e attività protette dalla Costituzione. E,
perciò, è categoricamente invalida ai sensi del Primo Emendamento”.
Esperti giudiziari, anche conservatori, ritengono improbabile che McAfee accolga la richiesta
della difesa.


Usa 2024: impeachment, inchiesta Camera in un vicolo cieco?
James Comer, il presidente repubblicano della Commissione di Sorveglianza della Camera, ha
formalmente invitato il presidente Joe Biden a testimoniare nell’indagine di impeachment che lo
riguarda. Comer suggerisce come data il 16 aprile ma è pronto a individuare con la Casa Bianca
un giorno compatibile con l’agenda presidenziale.
L’ipotesi di una convocazione di Biden era già stata ventilata nei giorni scorsi. La conferma arriva
quando i media Usa riferiscono che l’indagine della Camera sarebbe finita in un vicolo cieco:
mancando le prove che Biden abbia tratto profitto da attività internazionali dei suoi familiari,
starebbe emergendo l’orientamento a non portare avanti la procedura di impeachment, chiedendo,
invece, al Dipartimento della Giustizia di valutare l’opportunità di un’azione legale.


Usa 2024: campagna Biden corteggia sostenitori Haley
La campagna elettorale di Joe Biden corteggia i sostenitori di Nikki Haley, l’ex candidata
alla nomination repubblicana alla Casa Bianca. Uno spot, che sarà trasmesso in alcuni Stati
chiave, mostra Donald Trump criticare l’ex ambasciatrice degli Usanall’Onu e dire di non avere
bisogno dell’appoggio dei suoi sostenitori per vincere. “Se avete votato Haley – è il messaggio -,
Trump non vuole il vostro voto. Salvate l’America, unitevi a noi”.
Nell’anniversario della detenzione in Russia di Evan Gershkovich, giornalista del Wall Street
Journal accusato di essere una spoia, media Usa osservano che Trump non ha mai fatto
dichiarazioni su di lui: un altro caso in cui il magnate evita di criticare il leader del Cremlino
Vladimir Putin.

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