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USA 2024, – 207: Biden stacca Trump in un sondaggio nazionale, inflazione risale

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Aprile 2024
Di Giampiero Gramaglia

Giorni fa, il presidente Usa Joe Biden si lamentava che nessuno parla mai dei sondaggi per le elezioni USA 2024 a lui favorevoli e che tutti prestano attenzione a quelli favorevoli al suo rivale Donald Trump. Ebbene, eccone uno che dà Biden davanti a Trump di ben quattro punti su scala nazional: 41% a 37%. Il rilevamento di Ipsos per conto di Reuters ha un margine di errore alto, quattro punti.

Il risultato indica che il presidente sta allargando la forbice, che a marzo era di un solo punto, sul suo predecessore, confermando la sensazione che, dopo il discorso sullo stato dell’Unione del 7 marzo, Biden stia recuperando consensi.

Ma il sondaggio di Ipsos ha un significato relativo: negli Stati Uniti, non conta il dato federale, ma contano i dati nei singoli Stati; e Trump è avanti in quelli in bilico, che possono determinare l’esito della corsa. Inoltre, oltre un elettore su cinque appare ancora indeciso, o magari inclina verso un terzo candidato, o ha già deciso di non andare a votare.

In casa Biden, la buona notizia del sondaggio Ipsos/Reuters è pesantemente controbilanciata dai dati dell’inflazione, che, a marzo, è salita al 3,5% su scala annua, sorprendendo analisti e operatori economici.

Se l’inflazione sale invece di scendere, la Federal Reserve, la banca centrale degli Stati Uniti, non potrà abbassare il costo del denaro e mutui e prestiti resteranno cari: gli americani sono abituati a misurare anche su quelli la loro percezione di benessere e di buona salute economica. Il carrello della spesa resta quasi inalterato: a trascinare in su il costo della vita sono i prezzi delle case e dei servizi medici.

USA 2024: processi, Trump perde ancora e il suo ex capo contabile finisce in carcere
Lato Donald Trump, le cronache di giornata della campagna sono essenzialmente giudiziarie. Per la terza volta in tre giorni, un giudice d’appello di New York respinge un tentativo della difesa dell’ex presidente di rinviare il processo, che deve iniziare lunedì prossimo, il 15 aprile, per i pagamenti in nero fatti nel 2016 a due donne perché, durante la campagna elettorale, tacessero su storie avute in passato con il magnate.

Dopo gli smacchi subiti nei giorni scorsi, Trump chiedeva un provvedimento d’urgenza che bloccasse il dibattimento, il tempo di fare appello contro la sentenza di un tribunale che respingeva la tesi dell’immunità presidenziale e di portare avanti l’istanza di ricusazione del giudice Juan M. Merchan. Le mozioni degli avvocati del magnate sono state respinte molto sbrigativamente, in pochi minuti. Non èp escluso che l’ex presidente tenti altre mosse dilatorie di qui a lunedì.

In una vicenda giudiziaria collaterale, Allen Weisselberg, l’ex direttore finanziario della holding di famiglia, la Trump Organization, è stato condannato a cinque mesi di carcere perché prestò falsa testimonianza sotto giuramento nella causa civile contro il magnate sul valore gonfiato degli averi delle sue società.

Weisselberg ha lavorato con la famiglia Trump per quasi 50 anni prima di andare recentemente in pensione; ed era già stato condannato in un processo intentato contro la Trump Organization, senza coinvolgere i Trump. L’ex capo contabile è già stato arrestato e sconterà la pena a Rikers Island, dove c’è la tentacolare prigione di New York.

Nel corso di un breve processo, Weisselberg ha ammesso di avere mentito sotto giuramento quando dichiarò – ad esempio – di non sapere come l’attico di Trump a Manhattan fosse stato valutato tre volte il suo valore e le sue dimensioni nelle dichiarazioni finanziarie della holding.

Immagine di copertina realizzata con il supporto dell’intelligenza artificiale