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USA 2024: – 224, lunedì nero per Donald Trump, anti-shutdown è legge

25
Marzo 2024
Di Giampiero Gramaglia

La strada verso USA 2024 presenta altri ostacoli per Trump. Si profila un lunedì nero, infatti, sui fronti giudiziario e finanziario per Donald Trump, dopo che le misure anti-shutdown sono divenute legge nel fine settimana con la firma del presidente Joe Biden, che ha però ammonito deputati e senatori: il loro lavoro non è finito, resta da approvare il provvedimento, già varato dal Senato, “il supplemento bipartisan sulla sicurezza nazionale”, che comprende gli aiuti a Ucraina, Israele e Taiwan nonché i fondi per la crisi alle frontiere. E’ tuttavia probabile che l’appello del presidente cada nel vuoto, almeno nell’immediato: praticamente impossibile accada qualcosa prima di Pasqua, con il Congresso in pausa.

C’è fermento fra i repubblicani, per la svolta ‘trumpiana’ del partito. La senatrice Lisa Murkowski, un’avversaria dell’ex presidente, ha annunciato che potrebbe lasciare il partito repubblicano. Lo riferisce la Nbc: “Ho una mentalità molto indipendente … Mi dispiace che il nostro partito stia diventando il partito di Trump”, ha dichiarato la senatrice dell’Alaska, assicurando che non voterà per il magnate a novembre e lasciando intendere che “non sarà la sola” a farlo. Un altro senatore anti-Trump, Mitt Romney, dello Utah, già candidato repubblicano alla Casa Bianca nel 2012, lascerà la politica a fine mandato..

Murkowski è tra i sette senatori repubblicani che votarono per condannare Trump nel suo secondo impeachment dopo l’assalto al Campidoglio del 6 gennaio 2021: da allora, è diventata un bersaglio dell’ex presidente e dei suoi alleati.

USA 2024: data d’inizio del processo a NY e scadenza termine pagamento cauzione
Oggi, dovrebbe essere fissata la data d’inizio del processo per i pagamenti in nero alla pornostar Stephanie Clifford, alias Stormy Daniels, e scadono i termini per depositare i 464 milioni di dollari della cauzione fissata nel processo civile per i beni gonfiati della Trump Organization ed evitare così il sequestro dei beni.

A New York, la sua città, divenutagli terreno minato, Trump – l’immagine è di Benedetta Guerrera, corrispondente dell’ANSA – “è stretto tra l’incudine del giudice Juan M. Merchan, che di recente ha rinviato l’inizio del procedimento previsto il 25 marzo, e il martello della procuratrice Letitia James, che ha già avviato le complicate operazioni per espropriare il magnate di palazzi, automobili, aerei ed elicotteri”.

Per giorni, gli avvocati dell’ex presidente hanno corso contro il tempo per trovare una compagnia d’assicurazioni disposta a fare da garante per mezzo miliardo di dollari. Trump è riuscito a quotare in borsa il suo social media Truth per un valore di circa 6  miliardi di dollari, di cui circa 3,5 sono suoi – ma non potrà capitalizzarli prima di sei mesi -. La situazione non sembra, però, essersi sbloccata.

Quello che preoccupa di più il clan dei Trump è il congelamento dei conti bancari, più facile da fare rispetto al sequestro dei beni materiali: basta che lo sceriffo di New York vada alla banca dove l’ex presidente ha i suoi danari e presenti al direttore l’ordine del tribunale.

Quali sono le vie d’uscita di Trump? Sul suo social Truth, il magnate si vanta di avere 500 milioni in contanti e dice di volerli usare per la campagna elettorale. Affermazioni smentite dal New York Times: non avrebbe più di 300 milioni in contanti e non spende soldi suoi in campagna elettorale dal 2016.

Le incognite della vicenda restano numerose: s’è rivolto alla corte d’appello per avere più tempo o una sanzione ridotta; e la quotazione in borsa del social media può indurre qualche società a fargli da garante.

Resta l’ ‘opzione bancarotta’ suggerita da alcuni suoi avvocati: dichiarando “fallimento”, come fatto ad esempio dal suo sodale Rudy Giuliani, la sanzione sarebbe automaticamente annullata. Ma Trump ha sempre respinto questa ipotesi, che macchierebbe la sua immagine di imprenditore: preferisce continuare ad attaccare la procuratrice James, che lo “perseguita” invece di occuparsi “dei veri criminali”: “Letitia ha precedenti terribili come procuratore generale di New York e continua a dare la caccia a Trump che non ha fatto assolutamente niente di sbagliato!”.