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Amatrice: le frazioni ancora sotto le macerie

06
Luglio 2017
Di Redazione

Dal sisma della scorsa estate, nei borghi del comune reatino “è tutto come lo hanno lasciato i primi soccorritori”: la denuncia del sindaco Sergio Pirozzi.

“Sono immagini che fanno male, mostrano quello che ripeto da mesi, ma ora vogliamo risposte concrete. Quelle macerie, ancora lì, sono il motivo che mi hanno spinto a chiedere le dimissioni dell'assessore regionale. Ora dalla Regione mi hanno garantito che a breve partirà lo sgombero”.

Sergio Pirozzi, il sindaco di Amatrice, commenta così all'ANSA la situazione nelle frazioni del comune reatino martoriato dal terremoto della scorsa estate, dove a undici mesi da quella notte "è ancora tutto come allora".

"Amatrice – aggiunge il sindaco – non è solo Amatrice, è anche le sue frazioni. Il piano per lo sgombero delle macerie private è pronto da due mesi, la gara per lo smaltimento è stata fatta e credo sia stata anche aggiudicata, ora mi auguro solo che rispettino gli impegni".

Nelle frazioni più colpite, da Saletta e Retrosi, il tempo sembra essersi fermato al 24 agosto dello scorso anno. Quelli che prima del sisma erano i borghi più belli del centro Italia, in estate affollati da migliaia di turisti, oggi sono rasi al suolo e immersi nel silenzio e nella desolazione.

Ci sono ancora gli oggetti degli abitanti. Scene di normalità, come una tavola imbandita o un letto rifatto. Ci sono i giocattoli dei bambini, le biciclette, i libri e le foto. "Vengo qui ogni tanto, a vedere se è tutto in ordine, se manca qualcosa", racconta uno dei residenti di San Lorenzo a Flaviano. La sua casa è danneggiata ma non è crollata. "E' vero, è tutto come allora – prosegue – c'è un silenzio assordante, è anche pericoloso girare tra le macerie perché ci sono facciate pericolanti e molte vipere. Le forze dell'ordine controllano spesso le frazioni, ma non ci sono più punti di sorveglianza fissi e il rischio di furti è altissimo, ecco perché vengo qui quasi ogni giorno, ma il dolore e il senso di impotenza a distanza di un anno è ancora straziante".

Intanto, per promuovere in Italia e sui mercati esteri i prodotti artigianali e agroalimentari dei Comuni laziali del cratere sismico, contribuendo così a sostenere la produzione e a far ripartire l'economia delle aree colpite dal terremoto, la Regione Lazio sostiene la “Manifestazione di interesse per la partecipazione a iniziative promozionali sul territorio regionale e sui mercati esteri”, pubblicata sul sito di Lazio International, tramite la quale la Regione Lazio, attraverso Lazio Innova, raccoglierà le disponibilità delle aziende produttrici del settore agroalimentare e del settore artigianale dei territori colpiti dal sisma del 2016 a partecipare a iniziative e manifestazioni di promozione". A darne notizia in una nota la Regione Lazio spiegando che "l'iniziativa è rivolta alle imprese che hanno sede nei 15 Comuni del cratere sismico: Accumoli, Amatrice, Antrodoco, Borbona, Borgo Velino, Cantalice, Castel Sant'Angelo, Cittaducale, Cittareale, Leonessa, Micigliano, Poggio Bustone, Posta, Rieti e Rivodutri. Le aziende interessate possono compilare, entro e non oltre il 28 luglio prossimo, le schede di adesione al link http://www.laziointernational.it oppure direttamente presso il camper della Regione Lazio che è presente a rotazione nei vari Comuni e nei territori dell'area del sisma”.