Economia

Caro benzina, il governo si concentra sulla filiera

11
Gennaio 2023
Di Giuliana Mastri

Il governo affronta il caro benzina. E negli interventi d’urgenza si concentra sulla filiera. Dato che l’attuale prezzo del barile, benché non trascurabile, non è in linea con gli aumenti visti alle pompe di benzina, il Cdm di ieri ha disposto che i venditori di carburante espongano nella loro stazione il prezzo di vendita (quello medio giornaliero nazionale comunicato dal Ministero delle Imprese), assieme al prezzo da loro praticato. Un Decreto Trasparenza, che se non osservato può indurre sanzioni verso gli esercenti. In caso di recidiva, la sanzione può giungere alla sospensione dell’attività per un periodo da sette a novanta giorni. Per un migliore controllo verranno rafforzati i collegamenti tra il Garante prezzi e l’Antitrust, per sorvegliare e reprimere sul nascere condotte speculative. Anche la collaborazione tra Garante e Guardia di Finanza verrà intensificata.

Inoltre, con il decreto viene istituita una Commissione di allerta rapida per la sorveglianza dei prezzi finalizzata ad analizzare, nel confronto con le parti, le cause degli squilibri, definendo le iniziative di intervento tempestivo.

Il Consiglio dei ministri ha peraltro chiarito nel comunicato che, «nel periodo gennaio-marzo 2023, il valore dei buoni benzina ceduti dai datori di lavoro privati ai lavoratori dipendenti, nel limite di euro 200 per lavoratore, non concorre alla formazione del reddito da lavoro dipendente».

Come primo segnale da parte della squadra di Meloni sul problema carburanti, si può dire che la linea è chiara. Innanzitutto, le decisioni perentorie sono alternative al taglio delle accise, che non verrà rinnovato e su cui la premier vuole spegnere i riflettori. Pure in ragione di una differente analisi dello scenario. Secondo l’attuale governo, infatti, il punto critico non è tanto il prezzo al barile e la speculazione internazionale, ma il comportamento sleale dei venditori finali. Nonostante, come abbiamo detto all’inizio, il prezzo del petrolio Wti si trovi ora sui 75,42 dollari al barile, un livello non bassissimo, in aumento del 2,5% nella settimana e del 1,88% in un mese, ma in calo del 8,11% in un anno e del 27,8% rispetto ai 6 mesi precedenti. Nel 2022 infatti si era arrivati anche oltre la soia dei 100 dollari.

Nomine

Il Cdm ha inoltre conferito nuovi incarichi. Nominando su proposta del Ministro per lo sport e i giovani Andrea Abodi, la dottoressa Federica Celestini Campanari quale Direttore generale dell’Agenzia nazionale per i giovani. Sono state poi avviate le procedure per il conferimento dell’incarico di Direttore dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli al consigliere Roberto Alesse, assieme al rinnovo degli incarichi di Direttore dell’Agenzia delle entrate all’avvocato Ernesto Maria Ruffini e di Direttore dell’Agenzia del demanio alla dottoressa Alessandra dal Verme.