Salute

Adolescenti italiani a rischio: sedentarietà e cattivi stili di vita minacciano la salute

23
Dicembre 2025
Di Giuliana Mastri

Sedentarietà, sovrappeso e cattive abitudini come fumo e consumo eccessivo di alcol continuano a rappresentare le principali minacce per la salute degli adolescenti italiani. I dati mostrano un quadro preoccupante: un ragazzo su cinque tra i 15 e i 19 anni non pratica mai attività fisica o sport, un comportamento che spesso si radica molto presto e tende a protrarsi negli anni. Oltre il 25% dei giovani risulta sedentario, mentre il 19% dei bambini è in sovrappeso, con una quota di obesità che raggiunge il 9% e colpisce in misura maggiore i maschi. A questo si aggiungono il fumo, che riguarda il 10% dei giovani, e il consumo eccessivo di alcol, che interessa il 21% della stessa fascia d’età.

È in questo contesto che da oltre un anno è attiva InFormaTeen, la campagna nazionale promossa da FOCE insieme al CONI, alla FIGC e a Poste Italiane, con il patrocinio del Ministero dello Sport e dei Giovani. L’obiettivo è promuovere lo sport e, più in generale, quella che viene definita la «medicina dei sani», diffondendo tra i più giovani una cultura della prevenzione e dei corretti stili di vita.

La campagna si è articolata attraverso un portale web e un profilo TikTok, canali pensati per intercettare il pubblico più giovane e veicolare messaggi basati su informazioni utili e scientificamente validate. Accanto alla presenza digitale, sono stati organizzati webinar, attività sui social media ed eventi nelle piazze italiane, con il coinvolgimento di testimonial noti del mondo dello sport e dell’informazione. Tra questi figurano l’ex portiere campione del mondo e attuale capo delegazione della Nazionale di calcio Gianluigi Buffon, il giornalista sportivo Rai Alessandro Antinelli, la campionessa mondiale di nuoto Simona Quadarella, l’allenatore Massimiliano Allegri e i calciatori azzurri Alessandro Buongiorno, Riccardo Calafiori e Mattia Zaccagni.

Il legame tra stili di vita e salute è centrale anche dal punto di vista medico. «Cancro, tumori del sangue e patologie cardio-vascolari sono tutte malattie la cui incidenza è in aumento», ha spiegato Francesco Cognetti, presidente di Foce, sottolineando come «con la prevenzione primaria, e cioè l’abbandono di stili di vita scorretti, il 40% dei casi di cancro può essere prevenuto». Sulla stessa linea Ciro Indolfi, presidente della Federazione italiana di cardiologia, che ha ricordato come «gli stili di vita sono fondamentali per contrastare alla base le patologie cardio-cerebro-vascolari, che colpiscono oltre 9 milioni di persone e rappresentano la prima causa di morte sia negli uomini che nelle donne in Italia».