Politica

Ritratto del Generale Francesco Paolo Figliuolo, neo Commissario all’emergenza Covid

02
Marzo 2021
Di Redazione

di Paolo Bozzacchi

Continua il rinnovamento in stile Drake di Mario Draghi alla guida del governo italiano. Che il miglioramento della gestione dell'emergenza sanitaria e lo studio del motore turbo per il Piano vaccinale antiCovid fossero on top al suo programma lo avevamo anticipato qui lo scorso 9 febbraio. 

In meno di un mese dalle parole si è passati ai fatti. E' in questa chiave che va letta la nomina del Generale Francesco Paolo Figliuolo a nuovo Commissario straordinario per l'Emergenza Covid. Il Drake non ha semplicemente nominato un militare di carriera. Si è affidato ad un Alpino, un Ufficiale di artiglieria da montagna che a livello di competenza in materia di gestione del Covid è uno dei migliori piloti possibili sul mercato per guidare la macchina Italia nella corsa contro il tempo per abbattere il Covid.

Generale di Corpo d'Armata, Francesco Paolo Figliuolo ha 60 anni ed è nato a Potenza. Dal novembre del 2018 è Comandante Logistico dell'Esercito, e ha collaborato all'operazione interforze che ha gestito il rientro degli Italiani che si trovavano a Wuhan dove il Covid ha mostrato i primi muscoli giusto un anno fa. Prima di questa esperienza di successo Figliuolo ha guidato l'Ufficio Generale del Capo di Stato Maggiore della Difesa ed è stato Comandante del contingente nazionale in Afghanistan e delle Forze NATO in Kosovo.

Tra le passioni del Generale Figliuolo il nuoto e lo sci, di cui è Istruttore Militare. Grazie al discorso di Mario Draghi al Senato che aveva già archiviato il progetto Primule per le vaccinazioni chiamando in causa Protezione Civile, Esercito e Croce Rossa, Figliuolo non dovrà far passare per le strette porte da slalom speciale delle sole Primule il Piano vaccinale italiano. Il turbo al motore delle vaccinazioni verrà piuttosto da caserme, aeroporti e simili.

Gli Auguri di buon lavoro al Generale fioccano. Sono tutti interessati, perché l'emergenza Covid riguarda tutti noi.

 

Photo Credits: La Repubblica