Politica

Referendum 8-9 giugno 2025: lavoro e cittadinanza al voto

06
Giugno 2025
Di Ilaria Donatio

Domenica 8 e lunedì 9 giugno 2025, gli italiani sono chiamati alle urne per esprimersi su cinque referendum abrogativi: quattro riguardano il mondo del lavoro, promossi dalla CGIL, e uno concerne la cittadinanza, sostenuto da +Europa, Radicali Italiani, Partito Socialista e altre forze politiche oltre a numerose associazioni della società civile, con più di 637 000 firme raccolte. Perché i risultati siano validi, è necessario che si raggiunga il quorum del 50%+1 degli aventi diritto al voto.

I cinque quesiti referendari

1. Reintegro dopo licenziamento illegittimo (scheda verde)
Si propone l’abrogazione del decreto legislativo 23/2015, parte del Jobs Act, che limita il reintegro nel posto di lavoro per i licenziamenti illegittimi, prevedendo principalmente un indennizzo economico. Con il Sì, si tornerebbe a una disciplina più favorevole al reintegro, come previsto dalla legge Fornero del 2012.

2. Tutele per i lavoratori delle piccole imprese (scheda arancione)
Il quesito mira a eliminare il tetto massimo di sei mensilità per l’indennizzo in caso di licenziamento illegittimo nelle aziende con meno di 15 dipendenti, lasciando al giudice la determinazione dell’importo.

3. Contratti a termine (scheda grigia)
Si chiede l’abrogazione delle norme che permettono la stipula di contratti a tempo determinato fino a 12 mesi senza causale. Con il Sì, tornerebbe l’obbligo di specificare le ragioni del contratto anche per periodi inferiori a un anno.

4. Responsabilità solidale negli appalti (scheda rosa)
Il referendum propone di estendere la responsabilità solidale del committente in materia di sicurezza sul lavoro a tutte le aziende coinvolte in appalti e subappalti, indipendentemente dal settore di attività.

5. Cittadinanza italiana (scheda gialla)
Si propone di ridurre da 10 a 5 anni il periodo di residenza legale continuativa in Italia richiesto agli stranieri extracomunitari per ottenere la cittadinanza italiana, mantenendo gli altri requisiti previsti dalla legge.

Le posizioni politiche
La maggioranza di governo, inclusi Fratelli d’Italia e Lega, ha invitato all’astensione, strategia che potrebbe impedire il raggiungimento del quorum. Il Partito Democratico sostiene ufficialmente il Sì su tutti i quesiti, ma ha lasciato libertà di coscienza ai suoi membri. Il Movimento 5 Stelle ha concesso libertà di voto, con alcuni esponenti favorevoli al Sì, soprattutto sul quesito relativo alla cittadinanza.

Affluenza e quorum
Perché un referendum abrogativo sia valido, è necessario che partecipi almeno il 50%+1 degli aventi diritto al voto. Secondo gli ultimi sondaggi, l’affluenza prevista si aggira tra il 31% e il 39%, rendendo incerto il raggiungimento del quorum.

Come si vota
I seggi saranno aperti domenica 8 giugno dalle 7 alle 23 e lunedì 9 giugno dalle 7 alle 15. Ogni elettore riceverà cinque schede di colore diverso, una per ciascun quesito. Si vota barrando la casella del Sì o del No su ciascuna scheda.  Per ulteriori informazioni, è possibile consultare il sito ufficiale del Comitato per i Referendum 2025: referendum2025.it.

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