Politica
Legalità economica, Giorgetti alza l’allerta. Panetta: “Sommerso ancora troppo esteso”
Di Ilaria Donatio
All’inaugurazione dell’Anno di Studi 2025/2026 della Scuola di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza, legalità economica, evasione fiscale e minacce alla stabilità dei sistemi democratici sono stati i temi al centro degli interventi del ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti e del governatore della Banca d’Italia Fabio Panetta.
Giorgetti ha richiamato innanzitutto «la natura sempre più sofisticata, trasversale e tecnologicamente avanzata dei crimini economici», definendoli «minacce alla stabilità di interi sistemi democratici» e non più semplici frodi o evasioni fiscali. Il ministro ha insistito sull’importanza di un contesto competitivo “pulito”: «Quando le risorse pubbliche vengono spese correttamente, quando le tasse vengono pagate da tutti in modo equo, quando le imprese operano libere da concorrenza sleale e infiltrazioni criminali, allora il sistema funziona. E cresce la fiducia».
Rivolgendosi al ruolo della fiscalità in un Paese attraversato da incertezze, Giorgetti ha sottolineato che contribuire alle spese dello Stato «non deve essere visto come un peso, ma come un atto di cittadinanza». La lotta all’evasione, alla corruzione e alla criminalità economica, ha aggiunto, «è una battaglia per la dignità del Paese».
Il ministro ha poi allargato il discorso alla “legalità economica” come principio culturale prima ancora che economico: significa «proteggere il bilancio pubblico, vigilare sull’uso delle risorse comuni, contrastare infiltrazioni criminali, prevenire distorsioni generate da speculazioni e pratiche opache nella finanza digitale». Una condizione, ha detto, «essenziale per la libertà, la coesione sociale e lo sviluppo sostenibile». Per Giorgetti, costruire legalità economica vuol dire anche «assicurare che i fondi pubblici vadano a chi ne ha davvero diritto e proteggere i lavoratori da abusi».
Da qui l’appello alla responsabilità collettiva: «Una economia sana e una finanza pulita sono condizioni per garantire benessere e sviluppo. È compito delle istituzioni vigilare, ma è compito della società intera contribuire». Giorgetti ha inoltre definito la Guardia di Finanza un presidio “strategico” nella tutela della legalità economico-finanziaria, capace di evolvere, integrare tecnologia e mantenere «un livello di preparazione tecnico-professionale di eccellenza».
Nel suo intervento, il governatore di Bankitalia Fabio Panetta ha richiamato l’attenzione sull’ampiezza dell’economia irregolare in Italia, «un fenomeno esteso e radicato, che ostacola la crescita e intacca i principi di equità su cui si fonda la convivenza civile». Panetta ha ricordato però che «i progressi dell’ultimo decennio dimostrano che il cambiamento è possibile».
Contrastare il sommerso, ha spiegato, «significa recuperare risorse per il bilancio pubblico, ma prima ancora rafforzare la credibilità delle istituzioni, difendere la dignità del lavoro e tutelare la libertà d’impresa». È dunque «un investimento nella capacità dell’Italia di crescere in modo duraturo ed equo».
Il governatore ha evidenziato inoltre l’impatto della diffusione dei pagamenti elettronici, accelerata dalla pandemia: «ha contribuito a rafforzare la base imponibile e la tracciabilità delle transazioni». Secondo le stime citate da Panetta, «ogni punto percentuale in più della quota di spesa digitale sul totale delle transazioni genera quasi mezzo punto di gettito Iva aggiuntivo».





