Politica
Durigon: “Dopo gli scudetti, possiamo vincere anche la Campania”
Di Ilaria Donatio
La Lega è pronta alla sfida per le elezioni regionali del 2025. Lo ha ribadito il vicesegretario federale del partito e sottosegretario al Lavoro, Claudio Durigon, nel corso di una conferenza stampa alla Camera dedicata alla situazione politica in Campania e Puglia.
«In Campania stiamo facendo grandi liste» ha annunciato Durigon, ufficializzando il ritorno nella Lega dell’ex europarlamentare Lucia Vuolo, candidata nella provincia di Salerno. Nei giorni scorsi, il partito aveva anche comunicato la candidatura nella provincia di Napoli di Daniela Di Maggio, madre del giovane Giogiò Cutolo, ucciso nell’agosto 2023 mentre cercava di sedare una lite per un parcheggio.
«La Campania ha vissuto un momento tragico con l’era De Luca, e lo sta vivendo tuttora con le liti Fico-De Luca» ha dichiarato Durigon, indicando la volontà di aprire una fase nuova per la regione. Sul candidato presidente, la Lega mantiene un atteggiamento aperto ma determinato: «Ben venga Cirielli se sarà il nome scelto, ma l’importante è non porre veti. Siamo disponibili a ragionare», ha detto, citando anche la possibilità di una candidatura di Giusy Romano. «Tra Giusy Romano o Edmondo Cirielli siamo pronti all’avventura della vittoria».
Anche sul fronte simbolico, Durigon non si tira indietro: «Dopo i due scudetti vinti dal Napoli, possiamo vincere anche la Campania. È possibile». In Puglia e Campania, ha ribadito, «la battaglia elettorale può sembrare difficile, quasi impossibile, ma credo che riusciremo a cambiare rotta in queste regioni, che hanno patito grandi sofferenze».
Più consolidata, invece, la situazione in Veneto, dove il sottosegretario ha ribadito la linea della continuità, così come avvenuto in Calabria e nelle Marche. «Chi ha lavorato bene deve continuare ad amministrare. Con la classe dirigente che ha la Lega si troverà un candidato che gli alleati non potranno che condividere. Riproporremo il buongoverno che si è visto fino a oggi» ha affermato, ricordando che «abbiamo governato per dieci anni e possiamo riproporre quanto fatto fino a oggi».
Durigon ha sottolineato che «i tempi ci sono tutti» per definire le candidature e che «il centrodestra sarà unito». Ha comunque precisato che «c’è tempo» e che in diverse regioni «si voterà probabilmente a novembre».
Sull’ipotesi di una lista guidata dal governatore uscente Luca Zaia – che non potrà ricandidarsi – ha chiarito che sarà «il tavolo nazionale» a decidere. L’obiettivo resta «continuare il programma messo in campo» e garantire «una continuità» grazie al radicamento della Lega e alla sua rete di amministratori locali. «Poi vedremo insieme come fare, non mi pongo il problema delle liste, ne faremo il più possibile». Quanto alla possibilità di proseguire senza Zaia, ha risposto: «Assolutamente sì. La dirigenza è stata costruita anche da Zaia e in Veneto è molto forte anche grazie a Zaia».
In parallelo, Durigon ha affrontato la questione della Zona economica speciale. «Io vengo dal Lazio, dove ci sono le aree di crisi di Latina, Frosinone e Rieti: chiederemo che possano rientrare nella Zes. Avevamo già presentato emendamenti nella scorsa finanziaria». Quanto alle polemiche sul tempismo della scelta, in coincidenza con le elezioni nelle Marche, ha osservato che «se le campagne elettorali servissero a creare cose positive, ben vengano». L’obiettivo, ha concluso, è usare la Zes «per dare risposte a tutte le aree di crisi e ai settori in difficoltà, a partire dall’automotive».





