Politica

Dl Semplificazioni: Commissari Grandi Opere cercasi

07
Luglio 2020
Di Redazione

Alla fine l'intesa è arrivata. Ma erano quasi le 5 di mattina. "Salvo intese" il Dl Semplificazioni è stato approvato al termine di un Consiglio dei Ministri in cui a quanto si apprende i toni della discussione sono stati a tratti accesi, e ci si è dovuti inventare un escamotage per arrivare "a dama". 

Badate bene: non è tanto la formula "salvo intese" la vera notizia. Gli uffici stampa dei Ministri presenti si sono affrettati a far sapere all'unisono che il "salvo intese" riguarda aspetti tecnici, non politici. E hanno ragione. La formula "salvo intese" è quasi di rito quando i dossier sono corposi, serve un via libera immediato e manca un testo definitivo degli articolati, che in questo modo potranno più agilmente essere riveduti e corretti prima della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.

Il vero nodo politico non è neanche la scelta da parte del Governo di Giuseppe Conte (il Conte II) delle grandi opere a cui attribuire la corsia preferenziale, l'alta velocità di realizzazione. Ci sarebbe stata intesa su una lista di opere nell'ordine delle decine (tra 40 e 50), che si ispireranno alla costruzione del nuovo Ponte Morandi a Genova, da poco inaugurato.

La matassa da sciogliere, che spesso fa litigare il Movimento Cinque Stelle con il Partito Democratico, sono le nomine. E anche in questa occasione ci sono segnali che sulla lista dei 40-50 Commissari da nominare si viaggia ancora in alto mare. I nomi non compaiono nelle 100 pagine del Dl Semplificazioni, ma sono stati relegati all'allegato infrastrutture e soprattutto saranno nominati con un Decreto ad hoc entro la fine di quest'anno.

Un'altra infornata di nomine, dopo le centinaia effettuate per le partecipate che contano (Eni, Enel, Leonardo, Cdp e compagnia cantante) sulle quali Conte ha messo subito in chiaro che sarà una partita da giocare in autunno, a elezioni regionali perse o vinte che sia. Nella speranza che anche questo rinvio calmi le acque in un momento piuttosto delicato per la Maggioranza di Governo. 

Anche perché altrimenti il Consiglio dei Ministri si sarebbe trasofrmato in un afterhour da 12 ore di ballo sfrenato senza soste.

 

Paolo Bozzacchi

 

 

 

photo credit: Dire