Politica

Difesa e pace, il 2 giugno degli italiani. E torna la parata dopo la pausa Covid

02
Giugno 2022
Di Alessandro Cozza

“Insieme a Difesa della Pace”. Questo il tema scelto per il 76° anniversario della fondazione della Repubblica Italiana, la prima post pandemia da Covid19 che per due anni ha costretto gli organizzatori a rivedere il protocollo delle celebrazioni. Quest’anno, inoltre, torna la tradizionale sfilata su Via dei Fori Imperiali che sarà aperta da una rappresentativa di Sindaci seguiti da personale della sanità civile per un totale di circa 5.000 persone, tra personale militare e civile, e dei corpi armati e non armati dello Stato.

LA PARATA
La mattinata si apre con il momento forse più rappresentativo dell’intera giornata del 2 Giugno. Alle 9:15, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, alla presenza delle più alte cariche Istituzionali, – fra i quali anche Mario Draghi al suo esordio da Premier alla Festa della Repubblica – che rende omaggio all’Altare della Patria con la deposizione di una corona d’alloro con nastro tricolore. Proprio in quel momento esordisce la spettacolare esibizione delle Frecce Tricolore che tingono, come di consueto, il cielo sopra la Capitale con i colori della bandiera italiana.

Poi sarà il momento della tradizionale parata in Via dei Fori Imperiali, dove, alle solite bandiere delle forze armate e ai gonfaloni delle amministrazioni, si uniranno anche le bandiere ONUNATOUE e quelle degli organismi multinazionali in cui operano le Forze armate proprio per rimarcare il delicato periodo di tensioni internazionali che stiamo vivendo e che il nostro Paese sta fronteggiando. 

La rassegna sarà strutturata in nove settori che vedono la partecipazione di tutte le componenti dello Stato: sui Fori Imperiali sfileranno 5.000 persone – tra personale militare e civile, e dei corpi armati e non armati dello Stato – 80 Bandiere e Stendardi, 15 Bande e Fanfare militari, circa 170 cavalli. Oltre al sorvolo della Pattuglia Acrobatica Nazionale, è previsto anche il passaggio di 22 elicotteri e mezzi pesanti.

Ma se da una parte c’è la stretta attualità con il conflitto Russo-Ucraino da condannare, è forte e decisa la volontà dello stato di non dimenticare quanto successo in questi ultimi due anni con il Paese in ginocchio a causa del Covid. Per questo motivo, novità di quest’anno, sfilerà anche una rappresentanza di personale della sanità civile e ci sarà il passaggio di un elicottero del 118, a simboleggiare tutti coloro che sono stati impegnati in prima linea contro la pandemia che così duramente ha colpito il Paese.

La sfilata del personale della sanità civile

Il protocollo prevede, infine, che alla fine della rassegna ci sarà prima il lancio di un paracadutista militare con un vessillo Tricolore e poi, la Fanfara del 4° Reggimento Carabinieri a cavallo e il Reggimento Corazzieri per la resa degli onori finali al Presidente della Repubblica. La chiusura sarà segnata dalla Pattuglia Acrobatica Nazionale che disegnerà il Tricolore sul cielo di Roma.

LA STORIA
Quale avvenimento si celebra nel giorno della Festa della Repubblica? Andiamo con ordine. Il 2 giugno del 1946 si è svolto il Referendum nel quale gli italiani sono stati chiamati a scegliere fra Repubblica e Monarchia. L’Italia era da poco uscita dalla Seconda guerra mondiale, quando nel nostro Paese si svolsero le prime votazioni nazionali a suffragio universale a cui parteciparono per la prima volta in Italia anche le donne (la maggiore età era fissata a 21 anni). Al Referendum parteciparono 24.946.878 italiani (esclusi quindi gli abitanti dell’Alto Adige e di Trieste). Tra questi 12.718.641 (il 54,27%) scelse la Repubblica, contro i 10.718.502 che scelsero la Monarchia. 

Da quel momento il 2 Giugno è festa nazionale (si stava a casa da scuola e dal lavoro) fino al 1977 quando a causa della crisi economica le celebrazioni, con le relative parate militari, furono sospese fino al 2001 quando l’allora presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi reintrodusse la festività.