Politica

Chi è Daria Perrotta, la prima donna alla guida della Ragioneria dello Stato

07
Agosto 2024
Di Alessandro Caruso

Una nuova donna entra nell’establishment giuridico disegnato dal centrodestra, questa volta si tratta di Daria Perrotta, nominata oggi dal Consiglio dei ministri alla guida della Ragioneria dello stato. Le motivazioni? Le ha spiegate il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti nella conferenza stampa dopo il Cdm: «è brava e ho pensato di indicarla». E se la prassi voleva che tale carica provenisse dalla Banca d’Italia o dalla Corte dei Conti, Giorgetti, ironico, replica: «allora ho commesso un peccato mortale».

CHI È DARIA PERROTA
Due lauree, una in Scienze politiche e una in Giurisprudenza, un master in Econometria applicata, una carriera tutta all’interno delle istituzioni: Daria Perrotta è la nuova guida della Ragioneria generale dello Stato, prima donna a ricoprire tale incarico. Dopo il via libera del Cdm, serve comunque il parere della Corte dei Conti per insediarsi nel ruolo. Prenderà il posto di Biagio Mazzotta, dimissionario diretto verso la presidenza di Fincantieri. Un addio discusso, con il Pd che ha accusato il governo di spoil system. Mazzotta era finito nel “mirino” per il caso Superbonus, non avendo previsto – è l’accusa più o meno esplicita rivoltagli dalla maggioranza – il peso enorme che ha finito per avere sulle finanze pubbliche. Classe 1977, maturità classica al liceo Massimo di Roma (lo stesso di Mario Draghi, ndr) nel curriculum di Perrotta figura una lunga esperienza come documentarista in commissione Bilancio, da ottobre 2000 a giugno 2020. È qui che la sua strada professionale si intreccia con quella di Giancarlo Giorgetti, che l’ha voluta al Mef come direttrice dell’ufficio legislativo. Non è però per lei la prima esperienza al governo: è stata consigliere giuridico di Maria Elena Boschi quando era ministra per le Riforme nell’esecutivo Renzi, coordinatore dalle attività dell’Ufficio di Segreteria del Consiglio del Ministri nel primo governo Conte, consigliere per gli Affari Economici di Dario Franceschini ministro della Cultura, capo di Gabinetto di Roberto Garofali nell’esperienza Draghi, con un passaggio alla Procura lombarda della Corte dei Conti come sostituto procuratore generale. Perrotta è anche presidente del Collegio dei revisori dei Conti del Coni e presidente del comitato di indirizzo Strategico del Fondo Repubblica digitale.

Con questo cursus honorum alle spalle, Giorgetti si è sentito sicuro nel bollare le critiche con un lapidario: «lasciamo perdere, se le opposizioni volevano fare polemica, dovevano cercare un altro terreno».