Politica

Al via il laboratorio sulla ricostruzione dell’Ucraina

01
Novembre 2023
Di Alessandro Caruso

Non si poteva scegliere una sede più appropriata per avviare il laboratorio sulla ricostruzione dell’Ucraina. La Triennale di Milano ieri ha assolto quella funzione che storicamente le fu consegnata sin dagli anni Venti: quella di innescare il confronto e lo sviluppo di nuove idee per l’immaginazione e la progettazione degli spazi. Di tutti gli spazi. E sfida più interessante di quella che ha ospitato ieri non poteva spettarle: proprio da qui è partito infatti il dialogo che include anche l’Italia nel complesso processo di ricostruzione dell’Ucraina, una mission che richiede il massimo del know how ingegneristico e urbanistico insieme a un elevato livello di solidarietà e vicinanza politiche.

CHI C’ERA
Per questo è stato riunito un gruppo interistituzionale, che ha visto la presenza di Antonio Tajani, ministro degli Esteri, Stefano Boeri, presidente della Triennale nonché uno dei massimi urbanisti e architetti italiani, Alessandro Giuli, presidente della fondazione Maxxi, Carla Morogallo, direttrice generale della Triennale. E poi le altre istituzioni: Gennaro Sangiuliano, ministro della Cultura, Dmytro Kuleba, ministro degli Esteri ucraino, Rostyslav Karandieiev, ministro della Cultura ucraino, Attilio Fontana, governatore della Lombardia, Serhii Kropyva, vicegovernatore della Regione di Odessa, Dario Nardella, coordinatore Anci dei sindaci metropolitani, Luigi Brugnaro, sindaco di Venezia; Gennadiy Trukhanov, sindaco di Odessa, Andriy Sadovyi, sindaco di Leopoli, Elena Buscemi, Presidente del Consiglio Comunale di Milano.

Il laboratorio nasce dalla volontà di coinvolgere progettisti, istituzioni culturali internazionali, aziende e soggetti economici per discutere del tema della rigenerazione urbanistica e architettonica delle città e del patrimonio culturale dell’Ucraina, duramente colpiti dalla guerra.

La sessione più interessante del laboratorio è stata quella dedicata ai progetti, con esempi e proposte di masterplan da parte di architetti, professori e tecnici italiani, ucraini e internazionali, sulla ricostruzione di Odessa e in particolare della Cattedrale della Trasfigurazione, a cui si sono aggiunti una serie di case study di ricostruzioni in altre città ucraina come Kharkiv, Mykolaiv e Irpin. Nell’ambito del laboratorio sulla ricostruzione dell’Ucraina vengono mossi i primi passi dell’attività di ricostruzione della Cattedrale e della rigenerazione del patrimonio storico e urbano della città di Odessa, come emerso in particolare dagli interventi di Chiara Dezzi Bardeschi, Liaison Officer, UNESCO Desk Kyiv, e di Stefano della Torre, Presidente Sira.

«Progettare la ricostruzione di una città, degli spazi di una comunità è uno dei modi per continuare a sostenere le ragioni e le speranze di un Paese ingiustamente attaccato – così Boeri ha sintetizzato la sfida -. Pensare e progettare la ricostruzione, è uno dei modi per immaginare un nuovo futuro per migliaia e migliaia di cittadini ucraini oggi costretti a resistere con le armi all’aggressione russa».

«Non si tratta solo di ri-costruire – haaggiunto Giuli – ma anche di garantire una costante costruzione di un rapporto istituzionale, culturale oltre che politico, all’insegna del linguaggio universale dell’arte, che è un linguaggio di pace e civiltà. Siamo già in rete con il Museo di arte moderna di Odessa, il cui direttore Semen Kantor vede in noi, e avrà in noi, un partner naturale per liberare l’arte dall’oppressione della guerra».

Il progetto del laboratorio nasce dalla volontà di coinvolgere creativi e progettisti, istituzioni culturali internazionali, ha spiegato Tajani «aziende e soggetti economici italiani per una rigenerazione urbanistica e architettonica delle città ucraine, a partire da Odessa di cui abbiamo assunto il patronato, in una logica di trasformazione verde, digitale e sostenibile».

Questo primo ciclo di attività del laboratorio continuerà con altri due appuntamenti. Il primo, a Roma, sarà organizzato al Maxxi e porterà avanti il confronto tra tutti i soggetti interessati a contribuire alla ricostruzione. Il secondo, a Kiev, porrà le basi per una fase di collaborazione più avanzata e verificherà l’efficacia delle ipotesi di pianificazione e cooperazione sviluppate.

Articoli Correlati

Trump_USA 2024
di Giampiero Gramaglia | 01 Maggio 2024

Usa 2024: -187, processo, Trump multato rischia il carcere

di Gianni Pittella | 01 Maggio 2024

Il lavoro, quel diritto debole, sconosciuto a molti

di Ilaria Donatio | 01 Maggio 2024

Il lavoro che ci meritiamo per essere felici