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Incattiviti per forza?

09
Giugno 2025
Di Daniele Capezzone

Mentre scrivo queste righe, non posso conoscere l’esito del voto referendario. Ho ripetutamente fatto le mie previsioni, ma adesso – a urne aperte – si può solo aspettare. 

E però, riandando all’ultima settimana di campagna, ho percepito un sovrappiù di incanaglimento, di incattivimento dei toni. A onor del vero, più da una parte che dall’altra, secondo tradizione. Chi si ritiene culturalmente e moralmente superiore esagera sempre. 

Ma vorrei dire che – a freddo – la contabilità o la direzione prevalente delle cattiverie conta davvero poco. Conta di più il fatto che sembri sempre più difficile attribuirsi reciproca buona fede se si hanno opinioni differenti. 

La pensi diversamente da me? E allora “devi” avere qualcosa di sbagliato nella testa e nel cuore. Anche un bambino capisce che, per questa via, non può venire nulla di buono alle nostre società. 

I politologi la chiamano elegantemente “polarizzazione”. Più modestamente, qui, per far capire bene di che si tratta, suggerirei di definirla “guerricciola civile strisciante”.

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