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USA 2024: – 180, la pornostar racconta in aula il sesso con Trump; processo in Florida slitta

08
Maggio 2024
Di Giampiero Gramaglia

La corsa a USA 2024 doveva passare necessariamente per l’aula del tribunale di New York. Qui Donald Trump viene processato per avere cercato, riuscendoci, di influenzare con metodi illeciti, l’esito del voto di Usa 2016, Stormy Daniels, pornostar in servizio permanente effettivo, racconta tutto, e forse troppo, del sesso con il magnate: una notte – in realtà, molto meno – del 2006, che Trump nega e di cui l’attrice hard ricorda, invece, molti particolari.

Il racconto è così vivido e dettagliato che i legali di Trump chiedono l’annullamento del processo perché la testimonianza della pornostar è ritenuta “estremamente pregiudizievole”, avendo toccato questioni per cui l’imputato non è sotto accusa.

Il giudice Juan M. Merchan respinge la richiesta: concorda che “sono state dette alcune cose che probabilmente sarebbe stato meglio non dire”, ma ritiene che non ci siano gli estremi per annullare il procedimento; e aggiunge, criticando i difensori del magnate, che si sarebbe aspettato da loro più obiezioni durante la deposizione.

Dal punto di vista giudiziario, viene in mente il recente annullamento della condanna emessa contro Harvey Weinstein, il produttore cinematografico feticcio #Metoo, perché alcune testimonianze avevano riguardato fatti non relativi all’accusa.

Il giudice Merchan ha anche colto, durante l’udienza, dei commenti sibilati da Trump sulla teste, anche degli insulti, e ha avvertito, in modo riservato, la difesa che non avrebbe tollerato forme d’intimidazione da parte dell’imputato.

Stormy Daniels, che ha deposto per 3 ore e 44 minuti, sarà di nuovo sul banco dei testimoni domani, quando il processo riprenderà, dopo la pausa del mercoledì consueta. Al termine dell’udienza, Trump, che in aula ha più volte lanciato occhiate alla teste, ha detto: “Questo è stato un giorno molto importante… S’è capito che il caso contro di me non esiste”. Secondo il magnate, la procura di New York “non ha nulla” e tutto il processo è “un disastro”.

In realtà, però, l’unico punto al suo attivo nella giornata di ieri Trump non l’ha segnato a New York, ma in Florida, dove la giudice da lui nominata Aileen Cannon ha finalmente deciso di rinviare ‘sine die’, “a tempo indeterminato”, il processo sulla gestione delle centinaia di documenti classificati sottratti alla Casa Bianca che doveva iniziare il 20 maggio. Per la giudice, che non ha fissato un’altra data, ci sono “troppe mozioni” da esaminare prima di cominciare.

La Cannon s’era già mostrata incline, fin dai suoi primi atti, ancora l’anno scorso, a non ostacolare le tattiche dilatorie della difesa di Trump. E, inoltre, sul processo potrebbe ora incidere la sentenza della Corte Suprema, attesa prima della pausa estiva, sulla pretesa d’immunità del presidente.

USA 2024: processo a Trump, la deposizione di Stormy Daniels
Stormy Daniels era la testimone più attesa del processo a Trump e non ha deluso le aspettative, raccontando in aula particolari piccanti dell’incontro sessuale che il candidato alla presidenza alle prossime elezioni per USA 2024 continua a negare, mettendolo in evidente imbarazzo.

Lui seduto a pochi metri di distanza, è rimasto quasi sempre impassibile, salvo i commenti sibilati, qualche occhiata e uno scuotimento della testa quando l’attrice ha parlato di Melania, all’epoca già sua moglie e incinta del figlio Baron, che la prossima settimana conseguirà la maturità. Lei, abituata a calcare scene di vario tipo, appariva perfettamente a suo agio: un fiume in piena, tanto che l’accusa le ha ripetutamente chiesto di parlare più lentamente.

Il processo non riguarda l’incontro sessuale, ma i 130 mila dollari pagati in nero alla pornostar perché non lo rivelasse nel 2016, danneggiando la candidatura di Trump alla vigilia delle elezioni: soldi pagati personalmente da Michael Cohen, l’avvocato tuttofare del magnate, e rimborsati come spese legali fittizie in violazione delle leggi contabili ed elettorali.

Stephanie Clifford, in arte Stormy Daniels, ha iniziato la deposizione raccontando la sua carriera, dalla danza esotica ai nightclub, dal lavoro di modella e fotomodella fino all’industria del porno. Claudio Salvalaggio ha seguito tutta l’udienza per l’ANSA e ce la racconta.

Il primo incontro “molto breve” con Mr Trump, come l’ha chiamato per tutta l’udienza, fu nel luglio del 2006 a un torneo di golf per vip a Lake Tahoe, tra California e Nevada. Ai giurati è stata fatta vedere la foto di quel giorno – ormai famosa – con Trump vestito con una maglietta da golf gialla e un cappellino rosso.

Quasi nulla di quanto detto da Stormy Daniels era inedito. I due si videro a cena in hotel, nell’appartamento di lui. Trump si presentò in pigiama di raso. “Mr Hefner – il fondatore di Playboy, ndr – sa che gli hai rubato il pigiama?”, scherzò lei, invitandolo a cambiarsi. Poi lui le mostrò una rivista in cui era in copertina: “Sei sempre così scortese? Sei sempre così arrogante e pomposo? Non sai nemmeno come avere una conversazione”, gli disse, sculacciandolo con la rivista “proprio sul sedere”.

A cena, lei gli chiese della moglie Melania, dicendogli che era molto bella. Lui disse: “Non dormiamo nella stessa stanza”. Poi le prospettò la possibilità di partecipare al popolare show che conduceva allora, The Celebrity Apprentice: di fronte ai suoi timori di perdere alla prima puntata danneggiando la propria carriera si offrì di farle avere in anticipo le domande.

“Mi ricordi mia figlia – Ivanka, ndr – perché è intelligente, bionda e bella e la gente la sottovaluta”, le disse. Il salto dalla cena alla camera da letto fu rapido: “Si mise in piedi tra me e la porta, non in modo minaccioso”; e quando lei uscì dal bagno, “lui era sul letto”: “L’intenzione era abbastanza chiara, qualcuno si spoglia per te… Mi tolsi i vestiti e le scarpe, poi mi tolsi il reggiseno. Eravamo nella posizione del missionario…”.

Dopo avere fatto sesso, Stormy Daniels se ne andò “il più velocemente possibile” e raccontò l’episodio solo “a pochissime persone”.  “Perché mi vergognavo di non aver fermato” la cosa, aggiunge, precisando che Trump non espresse preoccupazioni per Melania né le chiese di essere riservata.

I due si frequentarono per un po’, senza sesso nonostante le asserite avances del magnate; poi interruppero i rapporti, dopo che sfumò l’ipotesi Apprentice. Nel 2016 le arrivò l’offerta di 130 mila dollari per il suo silenzio con un accordo che ha detto di aver accettato anche per minacce ricevute in precedenza.

Gli avvocati di Trump hanno cercato di demolire la credibilità del teste, sostenendo che non fosse disinteressata. Ma le sue conferme rafforzano il castello accusatorio e la corsa a USA 2024 vede un altro ostacolo sul cammino dell’ex presidente.