Innovazione

Maker Faire Rome, conclusa con successo l’iniziativa sull’innovazione

20
Ottobre 2025
Di Giuliana Mastri

Un luogo dove l’ingegno umano e la tecnologia si fondono per potenziare le nostre capacità: è la Maker Faire Rome, una delle più grandi manifestazioni mondiali dedicate all’innovazione dal basso. L’edizione appena conclusa ha registrato 45mila visitatori e centinaia di stand, mostre, laboratori e attività interattive.

«Maker Faire Rome rappresenta un vero e proprio manifesto dell’umanesimo tecnologico: uno spazio in cui la tecnologia non sostituisce l’uomo, ma ne amplifica le potenzialità, diventando un mezzo per creare relazioni, risolvere problemi concreti e migliorare la vita delle persone», ha dichiarato Lorenzo Tagliavanti, presidente della Camera di Commercio di Roma, ente promotore della manifestazione dal 2013.

Secondo Tagliavanti, l’evento incarna un modello di innovazione inclusiva, in cui ogni maker diventa testimone di un’innovazione empatica, capace di connettere invece di dividere. I progetti presentati spaziano dai sensori per un’agricoltura sostenibile alle protesi intelligenti per lo sport, dalle app per la comunicazione accessibile alle mappe tattili per musei inclusivi: esempi di una tecnologia che unisce e costruisce ponti, rendendo il futuro più umano e sostenibile.

L’edizione di quest’anno si è aperta venerdì 17 ottobre con la tradizionale mattinata dedicata alle scuole: oltre 13mila studenti in fila già prima dell’apertura. Nei giorni successivi, la fiera ha accolto famiglie, giovani e curiosi di ogni età, attratti da esperienze uniche come il percorso di realtà virtuale ispirato ai mondi di Jules Verne, i robot calciatori e le idee visionarie di università e centri di ricerca.

Il cuore pulsante della Maker Faire, però, restano i maker, i “nuovi artigiani digitali”: studenti, ricercatori e inventori che mettono la creatività al servizio della collettività. Tra i tanti progetti, anche sistemi di intelligenza artificiale per la diagnosi precoce dei tumori al seno e soluzioni pensate per migliorare la vita quotidiana.

«In un’epoca in cui il futuro può spaventare, Maker Faire Rome dimostra che esiste un altro modo di guardare all’innovazione: non come a un algoritmo che decide per noi, ma come a una comunità che sperimenta insieme», ha sottolineato Tagliavanti. «Non macchine che ci tolgono l’anima, ma strumenti che la amplificano e la condividono. È questa l’intelligenza collettiva che coltiviamo da più di dieci anni: un’innovazione che parla alle emozioni, alle storie e ai bisogni autentici delle persone».