Innovazione
Imprese e trasformazione: all’InSummit di Venezia la sfida della resilienza e dell’intelligenza artificiale
Di Giuliana Mastri
L’88% delle imprese a livello globale prevede di riorganizzare le proprie catene del valore entro l’anno, non solo per ragioni economiche ma per rafforzare resilienza e sicurezza. Lo ha affermato Donato Iacovone, presidente di Bip, aprendo i lavori della prima edizione di InSummit, la due giorni organizzata all’Isola delle Rose di Venezia e dedicata alle grandi trasformazioni che stanno ridefinendo economia, tecnologia e ruolo dell’essere umano nell’era dell’intelligenza artificiale.
«Siamo in una fase che richiede uno sguardo nuovo – ha sottolineato Iacovone –. La complessità geopolitica, l’innovazione e l’evoluzione delle competenze spingono le imprese a cambiare. È una sfida, ma anche un’occasione straordinaria per ripensare il ruolo delle imprese in un’economia frammentata». L’obiettivo, ha aggiunto, è «costruire spazi di confronto e visioni condivise per governare il cambiamento senza perdere identità».
Alberto Idone, amministratore delegato di Bip, ha evidenziato come la trasformazione digitale rappresenti «una grande opportunità ma anche una crescente complessità». Dopo vent’anni di esperienza, ha detto, «sappiamo che non è solo una sfida tecnologica, ma anche di governance e organizzazione. Semplificare oggi è un atto di leadership: solo rendendo i sistemi più trasparenti e umani potremo valorizzare davvero l’intelligenza artificiale».
Tra gli ospiti del summit anche Gianluca Bufo, amministratore delegato di Iren, che ha confermato la volontà del gruppo di mantenere nel 2025 «la soglia del miliardo di euro di investimenti annui, come avviene da circa tre anni». L’azienda – ha spiegato – sta lavorando per «riadattare il modello di business alle sfide della digitalizzazione, dell’economia circolare e della transizione energetica», puntando su competenze, tecnologie IoT e algoritmi di intelligenza artificiale.





