Innovazione

Ict, ecco la piattaforma per le competenze. Obiettivo lavoro

05
Ottobre 2022
Di Giampiero Cinelli

Una piattaforma per collegare formazione e lavoro nel settore Ict. Realizzata attraverso la sinergia di Anitec-Assinform, Confindustria e il Ministero per la transizione digitale. “Formati con noi”, questo il nome del portale a cui si accede dal sito di Anitec-Assinform, è stato presentato questa mattina a Roma, all’incontro hanno partecipato anche Marco Gay, presidente Anitec-Assinform e Vittorio Colao, ministro uscente per la transizione digitale e la trasformazione tecnologica.

Formati con noi è stato pensato per essere pratico e funzionale. Sulla base di uno studio preliminare di un Osservatorio sono stati individuati 16 profili tecnologici principali, a cui sono associati una serie di corsi promossi da 24 aziende che aderiscono all’iniziativa. Alcuni gratuiti e molti ibridi dal punto di vista della modalità di fruizione. Ogni profilo è descritto precisamente nelle sue mansioni, specificando quali skills bisogna acquisire. Contestualmente, la piattaforma indica le posizioni di lavoro inerenti a quella figura che le aziende partner offrono. Il numero di aziende convenzionate può aumentare in futuro, così come il numero di skills comprese.

La domanda di lavoro va resa fluida, secondo la Vicepresidente Anitec-Assinform Maria Rita Fiasco, perché l’Italia non può permettersi un numero così consistente di Neet. Dato che il numero di offerte di lavoro vacanti, anche oltre il settore Ict, secondo l’Osservatorio che ha contribuito alla Piattaforma, sono circa 90.000 nel 2021. Dello stesso avviso Marco Gay, il quale ha evidenziato come il settore tecnologico sia l’unico che dal 2013 continua a crescere ininterrottamente ed è quindi fondamentale continuare a investire. Puntando alla chiarezza dei profili per orientare le famiglie e i docenti che si occupano dell’educazione dei ragazzi, i professionisti di domani. «La grande mole di giovani che avrebbero un’opportunità se convogliati meglio deve farci capire il grande compito che abbiamo di fronte, da cui farci ispirare».

Il ministro Vittorio Colao si è complimentato con i relatori, per la velocità con cui si è messa in atto l’operazione e la sua concretezza. Augurandosi che abbia davvero impatto nel mercato del lavoro. «Le competenze digitali rientrano nel piano del Pnrr. Le risorse dedicate a questo sono state raddoppiate in corso d’opera anche grazie al fondo complementare. Siamo 10 punti percentuali sotto gli altri principali paesi europei e vogliamo arrivare al 70% – ha detto Colao – abbiamo tutti i progetti del Pnrr in esecuzione, 10.000 persone dedicate al servizio civile digitale in 3.000 sportelli sul territorio. E con il Fondo Repubblica digitale siamo pronti a stanziare 300 milioni per finanziare progetti di formazione di enti la cui validità è stata già accertata». Il ministro ha proseguito dicendo che il tema della formazione è importante in quanto migliora l’autostima e dà ottimismo nella ricerca del lavoro. Ma appunto per questo il tema va affrontato con maggiore metodo e strumenti di misura.

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