Innovazione

Europa al bivio: i Ministri per il digitale attesi a Lussemburgo

04
Giugno 2025
Di Virginia Caimmi

Venerdì 6 giugno, i ministri responsabili per le politiche digitali dell’Unione si riuniranno a Lussemburgo per una seduta cruciale del Consiglio “Trasporti, Telecomunicazioni ed Energia” (TTE). In un momento segnato da pressioni geopolitiche crescenti, minacce informatiche sempre più complesse e una trasformazione tecnologica senza precedenti, l’agenda del giorno si annuncia densa di implicazioni. A presiedere i lavori sarà Krzysztof Gawkowski, Vice Primo Ministro e Ministro della Digitalizzazione della Polonia, con l’obiettivo dichiarato di rafforzare la posizione digitale dell’Europa tra sicurezza, sovranità e semplificazione.

Al centro della discussione ci sarà l’adozione del “blueprint” europeo per la gestione delle crisi informatiche: una raccomandazione che mira a definire con maggiore chiarezza i ruoli e le responsabilità di Stati membri, istituzioni UE e meccanismi di risposta come l’IPCR (Integrated Political Crisis Response) in caso di gravi attacchi cyber. Strumenti operativi come la Riserva Europea di Cybersicurezza saranno parte integrante della strategia, pensata per una reazione tempestiva e coordinata a livello continentale.

Altro nodo centrale: la connettività. Il Consiglio dovrebbe approvare conclusioni che sottolineano la necessità di infrastrutture affidabili e resilienti, promuovendo diversificazione tecnologica, interoperabilità e investimenti strategici. I sistemi satellitari e i cavi sottomarini, un tempo infrastrutture invisibili, oggi sono considerati asset strategici essenziali per l’autonomia digitale dell’Unione.

In parallelo, i ministri discuteranno il ruolo crescente della connettività satellitare anche nel campo della sicurezza e delle comunicazioni civili. Saranno valutate regole comuni per l’accesso al mercato, incentivi all’innovazione e misure per evitare dipendenze da tecnologie extra-europee. Anche lo spazio, in questo contesto, diventa terreno decisivo per la sovranità tecnologica.

Non mancheranno poi confronti su altri temi d’attualità: dalla revisione della Direttiva sui servizi postali agli accordi di roaming con Ucraina e Moldavia; dal piano d’azione per la cybersicurezza degli ospedali alle iniziative internazionali in ambito digitale. Particolare attenzione sarà data alla protezione dei minori online, alla cooperazione con l’ITU, e ai recenti sviluppi sull’intelligenza artificiale, come la Strategia quantistica spagnola (2025–2030) e i summit internazionali sull’IA di Parigi e Bratislava.

Un tema trasversale sarà quello della semplificazione normativa. Come bilanciare la necessità di regole snelle con la difesa della privacy, della sicurezza e della competitività europea? L’UE si trova oggi di fronte a scelte decisive, in un contesto globale in cui la velocità dell’innovazione spesso supera quella della regolamentazione.

Una domanda in particolare aleggerà su Lussemburgo: che direzione prenderà l’Europa sull’iniziativa “stop-the-clock”? E quale sarà il destino dell’IA e delle infrastrutture digitali nel quadro degli sforzi di semplificazione? Le prime risposte potrebbero arrivare già da questo Consiglio. Ma, forse, le sfide – e le conseguenze – andranno ben oltre.

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