Innovazione

Cybersicurezza: verso l’autonomia strategica nazionale

22
Febbraio 2023
Di Paolo Bozzacchi

La miglior difesa è l’attacco. Verso l’obiettivo della cyber immunità, attraverso l’autonomia strategica nazionale. La lotta verso il nemico strisciante dei sempre più frequenti attacchi informatici a Istituzioni e imprese sta cambiando passo. Soprattutto grazie all’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale, che ha organizzato a Roma in collaborazione con l’Università Luiss Guido Carli l’evento “Il cantiere della cybersicurezza: sviluppo tecnologico ed autonomia strategica nazionale”. Hanno partecipato il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, il sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio e Autorità delegata alla sicurezza della Repubblica, Alfredo Mantovano, e il Direttore Generale dell’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale, Prof. Roberto Baldoni. L’iniziativa rientra negli 82 obiettivi previsti entro il 2026 dalla Strategia Nazionale di Cybersicurezza, al fine di promuovere la ricerca e l’innovazione nel settore della cybersicurezza, potenziare l’autonomia strategica nazionale e sostenere lo sviluppo di capacità tecnologiche nazionali ed europee. 

Malware 2022: Italia paese più colpito d’Europa

L’Italia lo scorso anno è risultata il paese europeo più colpito dai malware nei mesi di aprile, maggio, giugno, luglio, settembre, ottobre, novembre e dicembre. Nell’ultimo trimestre del 2022 l’Italia è risultata dai dati dell’ultimo report di Trend Micro Research terza al mondo per attacchi subiti, preceduta soltanto da Giappone e Stati Uniti. I malware che hanno avuto per destinazione l’Italia hanno sfiorato quota 250 milioni (247,04). 

Autonomia strategica nazionale ghiotta opportunità

“Investire in cybersicurezza equivale a investire sull’autonomia strategica” ha spiegato Roberto Baldoni, direttore generale dell’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale (Acn). “Si tratta di un investimento economico per il sistema produttivo”.  Baldoni ha fatto presente che “in questo momento l’Agenzia sta coordinando oltre 100 interventi per il rafforzamento delle strutture della Pubblica Amministrazione”. Sottolineando anche come lo sviluppo del settore rappresenti un’opportunità per l’Italia: “Sviluppare nel settore una buona economia e una capacità di cybersicurezza in grado di lanciare sul mercato internazionale prodotti e servizi italiani. L’Italia ha fatto un salto quantico nel settore della cybersicurezza, è avanti grazie alle sue leggi che hanno guidato il Paese e a mettere in moto il cantiere della cybersicurezza”. Sul cloud nazionale: “No cloud nazionale no autonomia strategica. Nel modello di cloud nazionale ci sarà almeno un attore privato industriale partecipato dallo Stato e quindi non scalabile dall’esterno che sarà in grado di proteggere il Paese da eventi pericolosi sulle reti internazionali. Più imprenditorialità in questo settore, più saremo in grado di resistere agli attacchi cyber”.  

Mantovano: “Settore strategico, startup centrali”

“La cybersicurezza è un settore strategico ed è necessario intervenire sul tessuto industriale puntando a tecnologie chiave”, ha dichiarato Antonio Mantovano, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio e Autorità delegata alla sicurezza della Repubblica. “La cybersicurezza oltre ad essere una necessità costituisce una grande opportunità visti la strategicità e i ritmi di crescita a livello globale. Tra il 2021 e il 2026 ci saranno investimenti per mille miliardi a livello globale. E a livello italiano la Strategia Nazionale 2021-2026 riserva un ruolo centrale alla ricerca e all’innovazione. Ruolo centrale lo rivestono le startup, in questo percorso che deve vedere forte collaborazione tra pubblico e privato”.

Urso: “Vogliamo Italia territorio conteso per investimenti internazionali”

“Abbiamo ottime professionalità nella ricerca e nei servizi”, ha spiegato il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso. “Vogliamo che l’Italia diventi un territorio conteso per gli investimenti internazionali”. Poi aggiunge: “La cybersicurezza per l’Italia ha una duplice valenza: è una leva per la sicurezza nazionale e la difesa degli asset strategici, e allo stesso tempo una nuova filiera industriale di primaria importanza per rimanere competitivi con i player mondiali del settore. La sfida è quella di realizzare un piano strategico di lungo periodo che rende l’Italia un luogo protetto rispetto alle minacce internazionali, utilizzando al meglio le nuove frontiere della tecnologia. Si tratta di un rinascimento che è nel cuore dell’Europa e che ha un grande esempio nell’Italia”.

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