In Parlamento

Dl Rigassificatori, giovedì esame in Senato. Verso la fiducia

18
Luglio 2023
Di Giuliana Mastri

Si cerca di snellire i tempi per la conversione del decreto che consente l’operatività dei rigassificatori, fondamentali in questa fase di rimodulazione dell’approvvigionamento energetico. Lunedì la Camera ha approvato con 168 sì, 39 no e 55 astenuti. Da registrare l’astensione dei gruppi di Partito democratico ed Azione-Italia viva. Hanno votato contro Movimento cinque stelle ed Alleanza Verdi-Sinistra. Precedentemente però il governo aveva posto la questione di fiducia, per un testo in cui è stato integrato anche un provvedimento sui bonus di contrasto al caro bollette. A questo punto, nel passaggio di oggi del ddl al Senato, la presidente di turno Mariolina Castellone ha spiegato in apertura di seduta che giovedì prossimo (20 luglio) l’Aula di Palazzo Madama passerà direttamente alle dichiarazioni di voto sulla fiducia e poi alla chiama (dato che la Camera confermerà di nuovo la questione di fiducia).

Il decreto va convertito entro il 28 luglio, aprendo, dal 29 luglio, a ulteriori istanze per ottenere l’autorizzazione a mettere in funzione nuove unità di rigassificazione galleggianti e stabilendo che dalla data di entrata in vigore delle misure, l’autorizzazione per la costruzione, ovvero per l’esercizio, anche a seguito di ricollocazione, delle unità galleggianti di stoccaggio e rigassificazione, sia rilasciata da parte del commissario straordinario di governo competente, a seguito di un procedimento unico, comprensivo delle valutazioni ambientali, della durata massima di duecento giorni dalla data di ricezione dell’istanza.

Vengono, inoltre, definite come infrastrutture strategiche tutti quei collegamenti energetici appartenenti alla rete nazionale dei gasdotti e gli oleodotti facenti parte delle reti nazionali di trasporto. Infrastrutture strategiche che sono dichiarate di pubblica utilità nonché urgenti ed indifferibili. Ed ancora, l’Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente (Arera) dovrà definire prezzi minimi garantiti per la produzione di energia da parte di impianti a biomassa o biogas, mentre viene incrementata la produzione del biometano e sono previste semplificazioni per la coltivazione delle risorse geotermiche. Quanto agli enti del Terzo settore ed alle imprese sociali, si riconoscono come attività di interesse generale la produzione, l’accumulo e la condivisione di energia da fonti rinnovabili ai fini di autoconsumo.