La Ratafia Ciociara è ufficialmente uno dei liquori ad aver ottenuto il riconoscimento di Indicazione Geografica (IG) da parte dell’Unione Europea, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale UE del 5 agosto 2025. Si tratta di un traguardo importante, frutto della collaborazione tra i produttori locali e il supporto tecnico-scientifico di Arsial, che ha curato il dossier e seguito l’intero percorso di certificazione.
Questa bevanda affonda le proprie radici nella tradizione contadina ciociara ed è prodotta esclusivamente in provincia di Frosinone. La sua particolarità risiede nell’infusione di visciole o amarene con vino Cesanese del Piglio DOCG o Atina DOC Cabernet. Se in altre zone prevale l’uso delle amarene, in Ciociaria la vera protagonista è la visciola, piccola ciliegia selvatica dal gusto intenso, acidulo e aromatico. È proprio questo frutto a conferire alla Ratafia un equilibrio inconfondibile: dolcezza naturale accompagnata da freschezza e vivacità, con un colore rosso rubino brillante e un profumo che richiama l’estate e le campagne ciociare.
Tradizionalmente preparata in ambito familiare, spesso in occasione di matrimoni o feste contadine, la Ratafia veniva custodita come un piccolo tesoro da offrire agli ospiti nelle grandi occasioni. Oggi mantiene intatto questo valore simbolico, pur essendo divenuta un prodotto capace di conquistare anche i mercati esteri. La produzione media si attesta intorno ai 37.000 litri l’anno, per un valore complessivo di circa 700.000 euro.
«Il riconoscimento IG della Ratafia Ciociara – sottolinea il presidente di Arsial, Massimiliano Raffa – rappresenta una vittoria per il territorio, le comunità locali e un sapere artigianale che si tramanda da generazioni. È il primo superalcolico del Lazio a ottenere questa tutela europea. Arsial ha accompagnato questo percorso con competenza, rigore e sostegno istituzionale. Un risultato che valorizza le nostre radici e apre nuove prospettive di crescita per tutto il comparto agroalimentare regionale».





