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La regione saudita di Aseer premiata con il World Region of Gastronomy Prize 2024

03
Ottobre 2022
Di Alessio Ambrosino

La regione di Aseer, nel sud-ovest dell’Arabia Saudita, è stata premiata a Torino con il World Region of Gastronomy 2024, il riconoscimento assegnato dall’International Institute of Gastronomy, Culture, Arts and Tourism. Per la prima volta in assoluto una regione al di fuori dei confini europei ha vinto questo premio, che riconosce l’impegno della Aseer Region Development Authority per lo sviluppo sostenibile a livello locale a supporto della cultura e della diversità alimentare. The Watcher Post ha intervistato Amala Abdulrahim Nemengani, Community Enablement & Engagement Director della Aseer Region Development Authority, giunta in Italia per per ritirare il premio: abbiamo parlato con lei di questa splendida regione dell’Arabia Saudita, meta che sta attraendo turisti da tutto il mondo.

L’economia dell’Arabia Saudita negli ultimi tempi sta cercando di diversificarsi, attraverso per esempio il turismo ed altri canali: in tal senso, la regione di Aseer ha un grande potenziale per tipologie di turismo esperienzale, ambientale e culinario, grazie alla sua posizione geografica e alle sue tradizioni. Può parlarcene di più nel dettaglio?

A: Per dare un po’ di contesto, ci troviamo nella parte sud dell’Arabia Saudita, in una zona montuosa. Il nome Aseer si può tradurre con la parola difficile. Questo perché in passato quest’area era solamente contrassegnata da terre e valli, non era di certo facile per le persone spostarsi da una zona all’altra. Aseer può essere dunque definita come un territorio vergine, con risorse naturali ed ecosistemi differenti per molti aspetti da quello che i turisti si aspettano dall’Arabia Saudita. Tutti pensano che qui è tutto sabbia o metropoli, ma abbiamo anche montagne, verde, fiori ed il mare. Con i moderni mezzi di trasporto ci si può muovere facilmente ed in poco tempo da una parte all’altra, godendo ambienti diversi ma nella stessa regione. A tutto questo si aggiunge poi il tempo, che è mite tutto l’anno. Ed ecco perché parte della nostra strategia per il turismo prevede far diventare Aseer una meta di vacanza per tutte le stagioni.

La regione di Aseer ha vinto il “World Region of Gastronomy 2024”, per la prima volta assegnato ad una zona extra europea. Questo premio può rappresentare quindi un fattore chiave per promuovere il turismo sia a livello interno che internazionale. Può dirci perché un turista dovrebbe fare un viaggio ad Aseer?

A: Questa è la mia prima volta in Italia, ed ero molto curiosa di conoscere lo stile di vita nel vostro Paese. Proprio questa curiosità deve rappresentare per un turista una delle principali motivazioni per fare un viaggio. I valori umani e culturali, la generosità, la gentilezza, sono tutti elementi distintivi della popolazione saudita e quindi della popolazione di Aseer. Ecco perché dico, se cercate un avventura a 360 gradi dovete venire ad Aseer. Incontrerete un popolo generoso e dalla mentalità aperta. Ad Aseer quello che troverete è un pacchetto completo di esperienza, arricchite dalla natura, dalle persone, dalla società e dalle nostre città. Città ognuna con una particolarità che la caratterizza dalle altre. E’ una regione con tantissimo potenziale, ospitale sotto ogni aspetto. Rimarrete impressionati, creando ricordi indelebili grazie alla costante interazione con la gente del posto.

Passiamo adesso ai piatti tradizionali di Aseer: puoi parlarci della cucina tipica, e di cosa si può aspettare un turista enogastronomico che visita per la prima volta la vostra regione?

A: Farò prima un breve excursus: è bene enfatizzare quanto la popolazione di Aseer adori l’arte tradizionale. L’artigianato specialmente, per esempio la qat: un tipo di arte praticato anticamente dalle donne, che usavano colorare le mura delle proprie case durante le festività. Ebbene, questo amore per l’arte si riflette moltissimo nella varietà di specialità culinarie che abbiamo. L’intera regione è piena di terreni coltivabili, giacché il suolo è molto fertile, ed ecco spiegato come i cereali ed il grano sono materie prime essenziali. Da questi deriva il pane, un parte fondamentale del nostro mangiare quotidiano: impastare e cuocere il pane offrendolo ai propri ospiti anche oggi per le donne di Aseer rappresenta un motivo di grande orgoglio, ovviamente con cotture moderne, ma questo non cambia la sostanza. Come altre pietanze, possiamo citare la carne, di cui siamo grandi consumatori. In particolare c’è un piatto, chiamato Haneeth, fatto di carne fresca cotta per terra, che servirà da riscaldamento: viene scavata una buca abbastanza profonda nella terra per trattenere il calore, in modo da dare alla carne un sapore affumicato. Infine non possiamo non citare il caffè e i datteri, simbolo di generosità in tutta l’Arabia Saudita e naturalmente parte delle solide tradizioni di Aseer. Il caffè in particolare è la prima cosa che viene offerta quando entra un’ospite in casa: la particolarità deriva dal fatto che tutti noi sauditi facciamo il caffè, ma questo cambia da regione a regione.

Chiudiamo con una domanda sulle strategie per il turismo: quali sono gli sforzi maggiori che state compiendo per attrarre e creare turismo sostenibile?

A: Mi consenta di iniziare parlando dell’impegno dell’Arabia Saudita in generale. Nel 2021 ad ottobre Sua Altezza Reale il Principe della Corona Mohammed Bin Salman ha annunciato la fondazione del Sustainable Tourism Global Center (una coalizione multinazionale e multi-stakeholder istituita per guidare, accelerare e monitorare la transizione dell’industria turistica verso le emissioni zero, ndr), che si inserisce nel quadro della più vasta Saudi Green Initiative. La missione di questa organizzazione è quella di ridurre il carbone utilizzato nell’industria del turismo in tutto il mondo. Oltre a questo, il Ministero del Turismo dell’Arabia Saudita ha partecipato nel novembre 2021 agli incontri nel framework delle Nazioni Unite all’interno della World Tourism Organization: l’Arabia Saudita è quindi in prima fila nelle riflessioni su cosa bisogna fare per creare a livello locale e globale un turismo sostenibile.

Ad Aseer abbiamo messo a terra una strategia che punta ad aumentare il numero di turisti, ma che deve tenere conto dei nuovi paradigmi eco-friendly per gli impatti ambientali. Ad esempio stiamo lavorando su politiche che sono ispirate alla Saudi Green Initiative, su questioni importanti come l’uso della plastica o lo smaltimento dei rifiuti. Fa tutto parte di un processo di adattamento che poi verrà esteso in ulteriori modi. Restando in ambito food, ci sono tantissime cose che stiamo realizzando grazie alla Culinary Arts Commission dell’Arabia Saudita: ad esempio, ora siamo partner in Italia dell’organizzazione Slow Food. Vogliamo declinare i tantissimi programmi di Slow Food basandoli sulle esigenze e sugli usi che possiamo farne come Arabia Saudita, ma specialmente ad Aseer. Siamo davvero entusiasti del lavoro che possiamo fare insieme grazie a questa opportunità, che rappresenta un tassello in più nell’agenda del turismo sostenibile. Devo sottolineare come la Aseer Region Devolpment Authority sia nata da poco, ma sia già in prima linea per spingere l’agenda globale del turismo sostenibile.

Grazie a questo premio, possiamo comunicare a tutti quanto l’Arabia Saudita sia aperta al turismo, a maggior ragione ad Aseer. Voglio così concludere con due aneddoti: ho incontrato alcuni italiani ad Aseer, che hanno visto quanto siamo simili in termini di cordialità, amicizia, oppure amore per l’arte e la cultura. Mi hanno detto che si sono sentiti come a casa: pensate, ho un amico italiano che vive a Riyadh che adesso vuole comprare una casa ad Aseer! La seconda storia riguarda questo mio primo viaggio in Italia, dove sto avendo la stessa sensazione: nel giorno delle celebrazioni della nostra festa nazionale, il 24 settembre, avevo indosso un vestito tradizionale di Aseer, e tutti volevano conoscere moltissime informazioni su di me e sulle tradizioni del mio luogo di nascita. Questo è quello che vogliamo creare ad Aseer, un ambiente amichevole e familiare per tutti i turisti: e come ho detto prima, se cercate un avventura, venite ad Aseer.

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