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Transfobia, Giornata Internazionale: i casi sono ancora molti

16
Maggio 2025
Di Giuliana Mastri

La Giornata internazionale contro l’omofobia, la bifobia e la transfobia, che si terrà domani, 17 maggio 2025, rappresenta un momento cruciale per sensibilizzare sull’uguaglianza e combattere la discriminazione contro le comunità LGBTQIA+ (lesbiche, gay, bisessuali, transgender, queer, intersessuali e asessuali). Istituita nel 2005, commemora la decisione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) del 1990 di rimuovere l’omosessualità dalla lista dei disturbi mentali.

Questa giornata, celebrata in oltre 130 paesi, mira a promuovere il dialogo e l’azione per i diritti LGBTQ+, con il tema 2025 di “Nessuno escluso: uguaglianza, libertà e giustizia per tutti”.

Implicazioni attuali
Le implicazioni attuali della discriminazione contro le persone LGBTQ+ sono preoccupanti, con evidenze che suggeriscono un aumento della violenza e delle molestie. L’Agenzia dell’Unione Europea per i Diritti Fondamentali (FRA) ha riportato, in un sondaggio del 2024, che più persone LGBTIQ in Europa sono ora aperte sulla loro identità, ma affrontano più violenza, molestie e bullismo, specialmente i giovani.

Negli Stati Uniti, la Human Rights Campaign (HRC) ha evidenziato un aumento del 16% degli attacchi basati sull’identità di genere e del 23% su orientamento sessuale nel 2023, nonostante un calo generale della criminalità.

ILGA-Europe, nel suo rapporto del 2023, ha dichiarato che il 2022 è stato l’anno più violento per le persone LGBTI in Europa negli ultimi dieci anni, con attacchi pianificati e suicidi legati al discorso d’odio. Social Development Direct ha descritto la violenza contro le persone LGBTQI+ come una “pandemia nascosta”, con alti livelli di violenza in tutte le sfere della vita.

Il contesto italiano
In Italia, i diritti LGBTQ+ hanno visto progressi significativi nel XXI secolo, ma rimangono sotto gli standard di altri paesi europei occidentali. L’attività sessuale tra persone dello stesso sesso è legale dal 1890, e le unioni civili sono state introdotte nel 2016, concedendo quasi tutti i diritti del matrimonio, eccetto l’adozione congiunta. Tuttavia, il matrimonio egualitario non è riconosciuto, e l’Italia è uno dei pochi paesi del G7 senza tale riconoscimento, insieme al Giappone. Secondo ILGA-Europe, l’Italia si colloca al 22° posto su 27 stati membri dell’UE nella mappa arcobaleno, indicando una mancanza di protezioni legali complete. Recentemente, il governo guidato da Giorgia Meloni ha adottato politiche che limitano i diritti LGBTQ+, come la rimozione dei nomi dei genitori dello stesso sesso dai certificati di nascita, colpendo 33 bambini a Padova registrati tra il 2017 e il 2022.

Un sondaggio Ipsos del 2022 ha mostrato che il 63% degli italiani supporta i diritti matrimoniali per le persone gay, con un aumento del 15% dal 2013, e il 59% favorevole all’adozione da parte di coppie dello stesso sesso, con un incremento del 17%.

Nel maggio 2025, è stata lanciata una petizione per un referendum sulla legalizzazione del matrimonio egualitario, che ha già raccolto oltre 300.000 firme su 500.000 necessarie.

A livello internazionale, le istituzioni stanno intensificando gli sforzi. L’ONU, attraverso l’UNFPA e l’OHCHR, ha emesso dichiarazioni che condannano la discriminazione e la violenza, chiamando gli stati a raddoppiare gli sforzi. Il Consiglio d’Europa ha promosso leggi per riconoscere e proteggere le coppie e le famiglie LGBTQ+, piani d’azione nazionali e politiche locali inclusive. L’UE ha designato il 17 maggio 2025 come giornata di solidarietà, con il tema “Nessuno escluso”.

In Italia, nonostante le politiche restrittive, ci sono segnali di impegno. Il vicepremier Antonio Tajani, in occasione dell’IDAHOBIT 2024, ha ribadito che “la lotta contro tutte le forme di discriminazione è parte integrante dell’impegno dell’Italia per la protezione e la promozione dei diritti umani”

Tuttavia, il mancato passaggio del disegno di legge Zan, proposto per combattere l’omofobia e la transfobia, evidenzia le divisioni politiche, con dibattiti accesi e controversie. L’ambasciata degli Stati Uniti in Italia ha anche espresso supporto, sottolineando l’importanza dei diritti umani per tutte le persone, inclusi gli individui LGBTQI+.