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Ddl anti-Bullismo, ok rinviato. La corsa nella settimana di sensibilizzazione

06
Febbraio 2024
Di Giampiero Cinelli

Rinviato l’ok a ddl bullismo per via di contrasti in sede di approvazione tra centrodestra e Iv-Azione. Molta bagarre oggi in Commissione al Senato sul disegno di legge che ora dovrà tornare alla Camera per il terzo esame e per l’approvazione finale.

Tra le modifiche proposte, denuncia il centrosinistra, una prevede una variazione di spesa, un’altra rischia di sovrapporsi al cosiddetto decreto Caivano, oltre a una puramente tecnica che ha la firma del relatore, il senatore Gianni Berrino di Fratelli d’Italia. Stamattina nelle commissioni congiunte di Giustizia e Affari sociali, che stanno esaminando il provvedimento, sono stati presentati 11 emendamenti (precisamente uno del relatore, uno della Lega e 9 tra Azione e Italia viva) scatenando l’ira di gran parte delle opposizioni per aver contraddetto – è la loro versione – quanto concordato la settimana scorsa: cioè di non proporre modifiche per blindare, di fatto, il testo e tentare di avere l’ok finale in Aula durante la settimana, in coincidenza con la giornata internazionale contro il bullismo e cyberbullismo che si celebra domani.

La proposta di legge è il frutto di un lavoro avviato nel 2018. Approvata alla Camera nel gennaio 2020, si è fermata al Senato fino alla fine della legislatura. L’esame è quindi ripartito da Montecitorio, dove è stata approvata all’unanimità il 6 settembre scorso. Anche ora l’auspicio è di un voto unanime.

Le parti sociali sono in fermento e confidano ancora sull’arrivo in Aula entro questa settimana. Il deputato di Alleanza Verdi Sinistra Devis Dori, primo firmatario della proposta (che è una delega al governo), commentando il ddl stamattina in una conferenza stampa, in cui era presente anche un portavoce di Amnesty International, ha spiegato: «Prevediamo strumenti di prevenzione, che puntano sull’importanza dell’aspetto educativo, ma anche l’aspetto di contrasto basato sulle misure amministrative del Tribunale dei minori nei casi più gravi, poi c’è l’importanza di far emergere attraverso il coinvolgimento delle famiglie e della scuola questi episodi gravi. La legge prevede anche un monitoraggio da parte dell’Istat, con una ‘fotografia’ ogni due anni da parte dell’istituto, in modo da seguire l’evoluzione del fenomeno». Dori ha proseguito, rimarcando anche «naturalmente le azioni di sensibilizzazione: quello che conta è creare una cultura e una consapevolezza del rispetto».

Luana Zanella, capogruppo Avs alla Camera, punta a un ok definitivo in questa settimana, quando ricorre (il 7 febbraio) la seconda giornata nazionale contro il bullismo: «Si sta avvicinando la giornata in cui si ricorda il fenomeno del bullismo – ha affermato –, il provvedimento rischia di dover tornare alla Camera per una svista, ma io penso che ce la faremo perché il Paese lo aspetta, perché le scuole hanno necessità di avere strumenti e indicazioni precise, e le famiglie devono essere coinvolte. Certamente non basterà una buona legge, ma senza questa e senza tutto il lavoro di approfondimento che c’è dietro non si potrebbe arrivare a una cooperazione di tutte le soggettività».