Esteri

Usa: 4 Luglio, la festa finisce in tragedia in un Paese spaccato su aborto, armi, clima, Trump

06
Luglio 2022
Di Giampiero Gramaglia

Al cinema, nell’Independence Day arrivano gli alieni e vengono ovviamente respinti. Nella realtà, sul 4 Luglio s’è abbattuta la furia omicida iconoclasta di un ragazzo di 22 anni, rapper, strambo e, forse, un po’ suprematista, fan di Trump, ma comunque legalmente armato fino ai denti, nonostante un tentato suicidio nell’aprile 2019 e minacce di morte ai familiari qualche mese più tardi – “Vi ammazzo tutti” -: gli sequestrarono un arsenale di armi bianche, ma non lo arrestarono. E lui, dopo, potè comprarsi cinque armi da fuoco.

E così è sangue sulla parata a Highland Park, sobborgo di gente ricca, 25 miglia a nord di Chicago, nell’Illinois (Stati Uniti): sette le vittime confermate, una trentina i feriti. Lo sparatore, Robert E. Crimo III, buona famiglia, bianco, capelli lunghi e neri, è stato catturato senza sparare un colpo: i genitori lo descrivono come “un ragazzo un po’ solitario”.

Aveva lasciato dove s’era appostato per sparare, sul tetto di un edificio, un’arma, un fucile, con cui ha esploso almeno 70 colpi; ne aveva un altro con sé. “È pericoloso. Restate al sicuro”, era l’invito della polizia alla popolazione, fin quando l’omicida era in fuga. Dopo avergli dato la caccia per ore, una pattuglia della polizia ha intercettato in serata la sua vettura: c’è stato un breve inseguimento, poi il giovane ha fermato l’auto, ne è sceso disarmato, s’è sdraiato a terra e s’è fatto ammanettare.

Crimo stava pianificando l’attacco da settimane, dicono gli inquirenti, che scandagliano i ‘social’ del giovane, figlio di un ex candidato sindaco. Non è un dramma del disagio sociale: Highland Park ha 30 mila abitanti, il 90% sono bianchi, il reddito familiare medio supera i 150 mila dollari l’anno, il valore medio delle proprietà immobiliari si avvicina ai 600 mila dollari.

La sparatoria è cominciata alle 10.40, ora locale di lunedì 4 luglio, le 17.40 italiane: la parata era appena partita; centinaia, forse migliaia le persone presenti. C’è stato un fuggi fuggi generale: gente che cercava riparo. Nel parapiglia, vi sono stati vari contusi. Crimo è riuscito a dileguarsi travestito da donna.

Non è la prima volta che le celebrazioni del 4 Luglio sono turbate da incidenti, sparatorie, allarmi. Ma questo è uno dei bilanci più tragici mai verificatesi, forse il più tragico, L’Fbi conduce l’inchiesta con la polizia locale: s’ignora il movente della strage, se sia stato un atto di terrorismo, un gesto politicamente motivato o l’ennesima delle tante sparatorie che hanno segnato gli Stati Uniti nelle ultime settimane, rilanciando le polemiche sulla facilità con cui ci si può procurare un’arma nell’Unione. Non c’è segno che Crimo abbia scelto le sue vittime con criteri razziali.

Numerose manifestazioni del 4 Luglio, a Chicago e nei dintorni e in tutta l’Unione, sono state annullate o ridimensionate, per precauzione. Anche a Filadelfia c’è stata una sparatoria: bilancio, due poliziotti feriti.

Alla vigilia dell’Independence Day, il video dell’uccisione, da parte della polizia di Akron, in Ohio, di un nero di 25 anni colpito da 60 pallottole aveva alimentato nuove proteste contro la brutalità degli agenti verso le minoranze. Le immagini, diffuse dalla stessa polizia, mostrano Jayland Walker venire crivellato di colpi dopo un inseguimento, prima in auto e poi a piedi. Il giovane era disarmato dopo essere sceso dall’auto.

Secondo la polizia, gli agenti avevano tentato di fermare l’auto di Walker per una imprecisata violazione stradale. Dopo meno di un minuto di inseguimento un colpo sarebbe partito dalla vettura in fuga, dove il giovane era solo. Poco dopo, l’auto ha rallentato: Walker ne è sceso, scappando verso un parcheggio con un passamontagna sul capo. E qui c’è stato un crepitare di spari.

Nella sua auto sono stati trovati una pistola e un caricatore pieno, mentre un bossolo compatibile con l’arma è stato recuperato là dove gli agenti dicono sia partito un colpo durante l’inseguimento. Tutti i poliziotti coinvolti sono stati sospesi in attesa dell’esito dell’inchiesta. In un tweet la star dell’Nba LeBron James, originario di Akron (vicino a Cleveland), invita a pregare per la sua città.

La Festa nazionale è la più sentita negli Stati Uniti, insieme al Ringraziamento a fine novembre. E anche quest’anno veniva celebrata come vuole la tradizione, fuochi d’artificio, parate, barbecue, picnic, concerti, eventi sportivi, anche se i media rilevavano il momento “turbolento” dell’Unione: la democrazia più antica al Mondo celebra se stessa mentre l’ex presidente Donald Trump rischia d’essere incriminato per i tumulti del 6 Gennaio 2021 –e rischia pure d’essere rieletto nel 2024 – e la Corte Suprema da lui plasmata cancella il diritto all’aborto, difende le armi facili e compromette la lotta al cambiamento climatico.

L’inflazione che galoppa come non accadeva da trent’anni, una guerra in Europa, un Paese, come gli Stati Uniti, diviso sui diritti civili, le armi, la legittimità del presidente, una Corte Suprema che invece di essere ago della bilancia fa da cassa di risonanza delle polarizzazioni: c’è di che guardare con preoccupazione alle elezioni di midterm dell’8 novembre, fra quattro mesi.

Il 4 Luglio ha pure risentito dei riflessi della situazione internazionale: Vladimir Putin non ha fatto gli auguri a Joe Biden, perché «quest’anno è stato il culmine della politica ostile nei nostri confronti da parte degli Usa», ha spiegato il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov. E diverse orchestre – non tutte – hanno tagliato dai loro concerti la ‘1812 Overture’, l’opera patriottica di Piotr Chaikovsky scritta per celebrare il successo dell’armata zarista contro le truppe napoleoniche, costrette a ritirarsi da Mosca nel 1812. Con i suoi colpi di cannone e il suo ritmo trionfale, era divenuta negli Anni 70 un ‘classico’ dei programmi musicale dell’Independence Day.