Esteri
Forum Turismo Italia-Balcani, la collaborazione si rafforza e guarda oltre
Di Giampiero Cinelli
Storia, tradizioni e un mare in comune. Elementi che hanno spinto il ministro del Turismo Daniela Santanchè ad organizzare il Forum Italia-Balcani sul Turismo, un evento di due giorni tra Castel Sant’Angelo e Il St. Regis Hotel a Roma, dove il ministro ha incontrato gli omologhi e le delegazioni dei Paesi dei Balcani, per delineare strategie concordate di valorizzazione del territorio, pensando ai migliori percorsi turistici. Un’iniziativa inserita nel quadro di altri eventi intergovernativi che Santanchè ospiterà nella capitale, così come il Global Summit del WTTC a fine settembre.
Una visione più ampia dei rapporti
Partendo da un asset importante come il turismo, il governo italiano spiega chiaramente di voler arrivare a una condivisione di visioni politiche più ampie. Non a caso agli incontri con i ministri ha partecipato anche Antonio Tajani, il quale ha espresso vicinanza e disponibilità e supporto riguardo al processo di adesione dei Paesi Balcanici già interessati all’Unione Europea. Un processo chiaramente non facile visto il pregresso storico, ma che il Capo della Farnesina reputa molto utile e strategico per gli equilibri futuri. Il turismo in effetti si interseca ai vari ambiti giuridico-legislativi, e in tal senso è da sottolineare la richiesta all’Italia, da parte del ministro del Turismo greco Olga Kefalogianni, di lavorare insieme a snellire le pratiche di visto per i Paesi non Schengen, «con occhio particolare all’India». Esortazione in chiave ovviamente anche turistica. Santanchè e Kefalogianni ieri hanno infatti firmato un Protocollo di Cooperazione.
Turismo, l’approccio non cambia
Sia Tajani che Santanchè hanno ribadito che l’overtourism va corretto, ma che l’attenzione al comparto turistico resta massima, con la volontà di fare sempre meglio. Il leader di Forza Italia ha riflettuto su una visione “allargata” dei Balcani, come «porta d’accesso» dell’Ue in futuro e come snodo turistico ed economico, che da nord poi scende verso Grecia, Macedonia e Albania in una linea che si unisce al Mediterraneo. Visioni che vanno corroborate dalle risorse economiche. Durante la conferenza appunto è stata rimarcata la necessità che nel nuovo bilancio europeo ci sia di più per il turismo.
Come concretizzare gli obiettivi
«Il nostro sguardo non può limitarsi a coste e isole, ma deve abbracciare le potenzialità interne dei nostri territori, essenziali per un turismo equilibrato che ne diffonda i benefici. Grazie a nuovi collegamenti e digitalizzazione, possiamo costruire un’offerta turistica integrata, capace di valorizzare non solo le splendide coste, ma anche aree montane, laghi e ricchezze culturali di entrambe le sponde. È fondamentale riconoscere la diversità delle esperienze turistiche, superando la sola dimensione balneare. Un ruolo fondamentale, in questo, lo giocano le agenzie di promozione turistica: dobbiamo assicurare che esse lavorino in stretto contatto, guidando imprese, camere di commercio e strutture ricettive verso lo sviluppo di un’offerta turistica integrata», ha affermato Santanchè.
I flussi tra Italia e Balcani
Allora ci si chiede perché tanta determinazione. Quali sono le potenzialità? I flussi turistici tra Italia e Balcani sono molto promettenti, il Ministero del Turismo ha diffuso in occasione del Forum i principali dati. Nel primo semestre 2025, i flussi turistici aeroportuali con pernottamento complessivi dai principali Paesi balcanici (Grecia, Albania, Bulgaria, Serbia, Croazia, Macedonia del Nord, Montenegro) verso l’Italia è aumentato del +9,3% rispetto allo stesso periodo del 2024. La Grecia si conferma il Paese con i maggiori arrivi (+7,3%). Seguono Albania e Bulgaria. Nel 2024 la Croazia ha registrato il maggior numero di viaggiatori provenienti dall’area balcanica in Italia, con 1,9 milioni di turisti.

Il primo Forum sul turismo tra Italia e Balcani non sarà certo l’ultimo. Santanchè lo intende come un tavolo permanente e come strumento per integrare la collaborazione politica. Con il turismo inteso in quanto terreno fondamentale e vettore di crescita.





