Esteri

Cina e Russia muovono truppe assieme. La geopolitica infuocata del 2022

06
Settembre 2022
Di Giuliana Mastri


Il presidente russo Vladimir Putin presente alla fase finale delle maxi esercitazioni militari Vostok 2022. Un’operazione in comune con la Cina, che ha inviato più di 2.000 soldati e 300 mezzi. Lo riferiscono le agenzie russe che indicano anche una riunione a porte chiuse fra Putin, il suo ministro della Difesa e il capo di Stato maggiore.

Putin era presente con al fianco il ministro della Difesa Serghei Shoigu e il capo di Stato maggiore delle forze armate Valery Gerasimov. Le esercitazioni, iniziate il primo settembre, termineranno domani e si stanno svolgendo a Vladivostok nell’estremo oriente russo e nel Mar del Giappone, coinvolgendo più di 50.000 soldati e oltre 5.000 unità d’arma, inclusi 140 aerei e 60 navi da guerra.

La chiave geopolitica

Come se non bastasse, è un altro segnale della saldatura attuale che c’è tra Pechino e Mosca. Inoltre il fatto che i mezzi sconfinino nel mar del Giappone, ci dice come la Cina indirettamente rimarchi la sua rivalità verso Tokio, paese vicino ma chiaramente all’interno del sistema statunitense e pronosticato verso un progressivo abbandono della veste pacifista (in realtà solo una conseguenza della seconda guerra mondiale). La Russia, ovviamente, sarebbe di supporto a Xi Jinpjng e viceversa, in virtù delle nuove geometrie mondiali che vedono contrapporsi il blocco occidentale formato principalmente da Usa, Europa, Giappone, Canada e il blocco orientale di Russia e Cina, oltreché India, Brasile e Iran. A proposito di India, anche lei ha preso parte alle esercitazioni, palesando la sua scelta di campo, nonostante le passate tensioni con la Cina per questioni territoriali. Non c’è formalmente un’alleanza militare tra Putin e Xi, anche se non è stata esclusa in futuro. Per la verità anche tra Pechino e Mosca potrebbero svilupparsi degli attriti, relativi alla zona siberiana, tuttavia l’obiettivo di questa fase storica è insidiare il dominio globale di Washington, sia territorialmente che nei meccanismi dell’economia internazionale. I due autocrati hanno solo firmato un Partenariato Strategico in cui stabiliscono i termini della loro collaborazione e dell’approccio da tenere nei confronti dell’occidente, anche sulla base delle tensioni interne al blocco americano. I media l’hanno narrato come una partita dichiarata tra democrazie e dittature, ma in fondo è una semplificazione, siccome Brasile e India, avversari degli Stati Uniti, sono formalmente delle democrazie.

Ci sono atti che esprimono più di mille parole. Vostok 2022 è uno di questi. Le popolazioni possono solo sperare che servano anche le parole, per scongiurare un futuro nefasto.