Esteri

Adottata la Nuova Agenda europea per l’Innovazione

13
Luglio 2022
Di Daniele Bernardi

L’Unione europea ha finalmente adottato la Nuova Agenda europea per l’Innovazione. Si tratta di cinque obiettivi, le cosiddette ‘iniziative faro’, che verranno raggiunti mediante 25 azioni specifiche. Il tutto per rendere l’area europea competitiva nel settore della tecnologia di ultima generazione, o deep tech.

La notizia è stata accolta positivamente dalla Commissaria europea per l’innovazione, Mariya Gabriel, che si è espressa così: «La nuova agenda europea per l’innovazione garantirà che gli innovatori, le start-up, le scale-up, con le loro attività innovative, diventino leader mondiali dell’innovazione. Abbiamo dedicato più di un anno alla consultazione dei portatori di interessi: leader degli ecosistemi dell’innovazione, start-up, unicorni, donne fondatrici, donne del settore del capitale di rischio, università e imprese. Insieme, faremo dell’Europa il grande motore mondiale delle innovazioni e delle start-up ad elevatissimo contenuto tecnologico».

Alle parole della Gabriel, hanno fatto da eco quelle della Commissaria alla concorrenza, Margrethe Vestager: «Dobbiamo promuovere i nostri ecosistemi dell’innovazione per sviluppare tecnologie antropocentriche. La nuova agenda si basa sul notevole lavoro già svolto negli ultimi anni sull’innovazione e ci aiuterà ad accelerare le transizioni digitale e verde. L’agenda si fonda sulle sfere digitale, fisica e biologica e ci consentirà di affrontare meglio grandi criticità come il superamento della dipendenza dai combustibili fossili o la garanzia dell’approvvigionamento alimentare sicuro e sostenibile».

Le cinque iniziative faro consisteranno nel:

  • Migliorare l’accesso ai finanziamenti per le start-up, trasformandole in scale-up;
  • Introdurre nuovi spazi europei di sperimentazione normativa;
  • Sviluppare valli regionali dell’innovazione, investendo 10 miliardi di euro in progetti interregionali;
  • Attrarre talenti nell’innovazione da fuori l’Unione, mediante tirocini ad hoc, database condivisi di ricercatori promettenti e programmi di leadership femminile;
  • Infine, sostenere gli stati membri durante l’elaborazione delle politiche pubbliche, ad esempio attraverso dati e adozioni condivise. 

Le iniziative messe in campo dall’Ue sull’innovazione sono comunque già tante. La Nuova Agenda si andrà ad aggiungere ai lavori sullo Spazio europeo della ricerca (European research area, ERA) o al più famoso programma Horizon Europe, che attraverso il suo pilastro ‘Europa innovativa’ ha già mobilitato strumenti economici e non solo a sostegno delle PMI e delle giovani start-up.

Sempre l’Unione europea ha inoltre istituito nel 2021 il Consiglio europeo per l’innovazione (CEI) che mira a sostenere l’innovazione day-by-day, durante l’intero suo ciclo di vita. Al CEI, si aggiunge l’Istituto europeo di innovazione e tecnologia (EIT), dotato di compiti supplementari e che istituisce le ‘Comunità della conoscenza e dell’innovazione’.

Infine, c’è da dire che l’innovazione europea sta giocando un ruolo essenziale anche per quel che riguarda la guerra in Ucraina. Sono 20 milioni gli euro messi a disposizione per sostenere le start-up ucraine, finanziamenti che si aggiungono ad iniziative come lo Spazio europeo della ricerca per l’Ucraina (ERA4Ukraine) o Horizon4Ukraine, nonché i 25 milioni di euro impiegati nel programma di borse di studio per i ricercatori sfollati nell’ambito del programma Marie Skłodowska Curie (MSCA).

Un nuovo tassello, dunque, che avrà grandi risultati sul futuro dell’Unione: un’Europa che innova di più è un’Europa più sostenibile, più competitiva e, si spera, anche più indipendente.