Economia

Un passo decisivo per tutelare i subappaltatori e la filiera degli appalti pubblici

14
Novembre 2025
Di Roberto Rossi

(Articolo pubblicato su L’Economista, inserto de Il Riformista)
Negli ultimi anni, troppe imprese impegnate nella filiera degli appalti pubblici si sono trovate in difficoltà per un’anomalia normativa che ha finito per colpire proprio chi lavora onestamente. Parlo delle azioni revocatorie fallimentari intentate nei confronti di subappaltatori e subfornitori che avevano già ricevuto i pagamenti dovuti dalle stazioni appaltanti per lavori regolarmente eseguiti.
Una distorsione paradossale, che ha messo a rischio centinaia di micro, piccole e medie imprese e, con esse, la stabilità economica di interi comparti produttivi e la continuità operativa delle opere pubbliche.

Per questo motivo, come Assistal, l’Associazione aderente a Confindustria che rappresenta il settore impiantistico tecnologico, dei Servizi di Efficienza Energetica, le ESCo e del Facility Management sosteniamo con forza una proposta di legge volta a colmare questa grave lacuna. L’obiettivo è semplice ma fondamentale: chiarire in via definitiva che i pagamenti diretti eseguiti dalle stazioni appaltanti in favore di subappaltatori e subfornitori – quando previsti dalla legge o dai contratti – devono essere considerati “pagamenti normali” e quindi non soggetti a revocatoria fallimentare.

Si tratta di un intervento di buon senso, che restituisce certezza del diritto e garantisce equità tra le parti. Non è accettabile che imprese che hanno rispettato le regole e adempiuto ai propri obblighi si vedano costrette a restituire somme già utilizzate per pagare manodopera, fornitori e materiali. Questa incertezza può mettere in crisi aziende sane, con ripercussioni sull’occupazione e sulla realizzazione di opere strategiche per il Paese.

Il pagamento diretto ai subappaltatori è uno strumento cardine per assicurare trasparenza, regolarità dei cantieri e tutela dell’interesse pubblico. Consente alle stazioni appaltanti di garantire la continuità dei lavori e alle imprese di operare in modo sostenibile, evitando blocchi e ritardi che spesso si traducono in costi maggiori per la collettività.

Auspichiamo che questa proposta venga accolta e condivisa da tutte le forze politiche. È il riconoscimento della legittimità di una prassi già consolidata e la conferma della volontà del legislatore di sostenere una filiera produttiva che contribuisce in modo essenziale alla crescita e alla modernizzazione del Paese.

Rafforzare la fiducia delle imprese nel sistema degli appalti pubblici significa anche investire sulla qualità e sull’efficienza delle opere. È un passo necessario per dare stabilità e prospettiva a un settore che rappresenta un pilastro dell’economia italiana.
In questa prospettiva, la prossima Legge di Bilancio rappresenta una grande opportunità. È l’occasione per tradurre in misure concrete l’impegno a favore della competitività delle imprese e della stabilità del sistema degli appalti. Servono politiche fiscali e incentivi mirati che valorizzino la qualità delle imprese, sostengano gli investimenti in innovazione e digitalizzazione, e rafforzino la certezza dei pagamenti nella filiera pubblica. Solo così sarà possibile consolidare la ripresa del settore, promuovere una crescita sostenibile e rendere più efficiente e trasparente la spesa pubblica.

* Presidente di Assistal