Economia

Rai e Banca d’Italia insieme per rafforzare l’educazione finanziaria

10
Novembre 2025
Di Giampiero Cinelli

L’educazione finanziaria diventa uno dei pilastri dei nuovi palinsesti Rai. Lo ha annunciato Roberto Natale, consigliere di amministrazione dell’azienda pubblica, nel corso dell’incontro “Banca d’Italia e Rai per l’educazione finanziaria” svoltosi nella sede romana di via XX Settembre. Natale ha sottolineato come il tema rappresenti «l’occasione per un rinnovamento complessivo della nostra offerta», invitando l’Ufficio Studi Rai e la Banca d’Italia a proporre nuove iniziative già per la prossima stagione televisiva o, al più tardi, per l’autunno 2026. Tra le proposte, anche una nuova serie del programma Pillole contro la disinformazione dedicata ai temi economici.

La collaborazione tra la Rai e la Banca d’Italia ha portato, negli ultimi due anni, alla realizzazione di oltre settanta interventi tra radio e televisione con l’obiettivo di innalzare il livello delle conoscenze finanziarie in un Paese che resta al di sotto della media europea. Secondo i dati di Via Nazionale, solo il 39% degli italiani possiede un livello minimo di competenze considerato adeguato per prendere decisioni consapevoli, contro il 58% della media Ocse.

La Banca d’Italia, che dal 2008 ha avviato un programma per le scuole in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, ha finora coinvolto più di seicentomila studenti. Paola Ansuini, responsabile della comunicazione del Dipartimento Tutela della clientela ed educazione finanziaria, ha evidenziato come «la fascia dei quindicenni sia in netto miglioramento nelle competenze, anche se ancora sotto la media Ocse». L’istituto centrale è impegnato in numerose iniziative sul territorio, anche attraverso le sue filiali. A Roma, in occasione del mese dell’educazione finanziaria, la sede di via XX Settembre ospiterà due incontri aperti al pubblico, dedicati al contrasto alle truffe e alla formazione economica in famiglia.

Francesco Giorgino, direttore dell’Ufficio Studi Rai, ha ricordato che «l’Ocse definisce l’educazione finanziaria come processo finalizzato a migliorare la comprensione dei prodotti finanziari, sviluppando le conoscenze e le attitudini necessarie a prendere decisioni consapevoli». Per Giorgino, investire in comunicazione istituzionale significa «favorire l’educazione finanziaria attraverso canali generalisti o prodotti specialistici». Citando un’indagine Ipsos del 2023, ha rilevato che il 58% degli italiani conosce solo superficialmente l’argomento, mentre un terzo non ne ha mai sentito parlare.

Ansuini ha infine sottolineato il valore della collaborazione con la Rai, definendola «un percorso costruito insieme, basato su interessi comuni e su uno studio rigoroso dell’impatto raggiunto». La sfida, ha aggiunto, è ora quella «di non fermarsi a raccontare l’educazione finanziaria, ma di entrare nelle case degli italiani, affrontando anche i temi dell’educazione digitale, dei giovani e della sostenibilità».