Economia

Tutte le sfide del Made in Italy

13
Luglio 2022
Di Giampiero Cinelli

Il Pre-Summit della serie Made In Italy: Driving Innovation, Sustainability e Resilience ha raccolto oggi tutte le principali analisi e impressioni sull’attuale situazione sociale, economica e geopolitica.

La finanza europea nonostante gli stravolgimenti

Ha parlato anche Mairead McGuinness, Commissario Servizi finanziari, stabilità finanziaria e Unione dei mercati dei capitali, Commissione Europea, la quale non ha potuto trascurare tutte le attuali criticità ma ha detto di fidarsi della stabilità del sistema finanziario europeo, alla luce delle recenti riforme bancarie e del ruolo della Bce, che sebbene stia cambiando approccio dopo quasi un decennio, resta pronta a mettere in campo nuovi strumenti di sostegno. Uno su tutti il REPowerEU, per favorire la transizione ecologica e la fine della dipendenza dai combustibili fossili russi. Secondo la commissaria ci si dovrà aspettare dati di crescita inferiori a quelli previsti data la guerra, ma comunque già adesso una crescita c’è. Tuttavia non era possibile esimersi dalla riposta in termini di rapporti internazionali ed è proprio la McGuinness ad apprezzare la grande capacità organizzativa delle banche europee capaci di implementare un vastissimo piano fatto da sei pacchetti di sanzioni.

La politica per l’export

Cauto Pasquale Salzano, Presidente di Simest, il quale non esclude una prossima recessione e anche una possibile stagflazione, per questo gli enti di settore dovranno essere pronti ad agire. Molto schiettamente Salzano considera la possibilità di riavvicinare le catene del valore, in vista di un possibile arretramento della globalizzazione e degli squilibri sui mercati internazionali. Questo prettamente per quanto riguarda le catene dell’offerta. E per quanto riguarda il rafforzamento nel mercato è importante l’innovazione di prodotto e di processo. La rete produttiva va aiutata, essendo le aziende italiane molto vocate all’export ma con il più alto grado di diversificazione del prodotto esportato. In tal senso Simest ha sviluppato aiuti di finanza agevolata a tasso zero e a fondo perduto fino al 40% per imprese particolarmente attive nel mercato russo e ucraino. Simest tra l’altro si riserva di entrare nel capitale delle imprese fino a un massimo del 49%. Negli ultimi due anni sono state raggiunte 14.000 imprese. E il presidente di Agenzia Ice Carlo Ferro, che ha dialogato con Salzano, ha invece reso noto che i servizi di Ice alle aziende sono cresciuti del 176%.

Ceti produttivi preoccupati

Barbara Beltrame, Vicepresidente Confindustria con delega all’internazionalizzazione, ha osservato che le società hanno ridotto i margini e rischiano maggiori difficoltà bancaria. Molto nei settori che utilizzano prevalentemente materie prime, come ad esempio l’argilla per le ceramiche, che viene importata molto dall’Ucraina. Probabilmente, secondo Beltrame, le aziende stanno già scontando la possibile recessione, perché le materie prime, sebbene sempre più alte rispetto agli anni passati, da giugno sono calate. Un bene o un male? «Dipende. Ma i piani delle aziende dipenderanno fortemente dal contesto geopolitico e dalle mosse della politica. Paghiamo gli errori del passato nel non aver diversificato prima i nostri approvvigionamenti energetici».

L’occhio di Bankitalia

Alessandra Perrazzelli, Vice Direttrice Generale Banca d’Italia, ha ricordato della ripresa del sistema creditizio italiano, che si è rafforzato rispetto agli scorsi anni di maggiore instabilità. Il Cet1ratio è ora al 14,6%, minori invece i rendimenti delle riserve e del capitale, ma grazie al rialzo dei tassi ciò verrà compensato. Secondo Perrazzelli la situazione è complessivamente rassicurante e la crescita dei tassi d’interesse non smorzerà l’incremento dei prestiti privati dal periodo pandemico. Tuttavia «due terzi delle banche italiane non hanno incorporato il cambiamento climatico nella loro valutazione del rischio. Per noi di Banca D’Italia questo nuovo parametro è importante e dobbiamo impegnarci a raccogliere tali dati. Ma non è stato facile avere un quadro chiaro del problema. Con una raccolta dati disomogenea e granulare. Meglio invece sulla digitalizzazione del servizio bancario su cui le società e le assicurazioni erano già partite. Vogliamo capire chi completerà questo processo per primo. Se le piccole o le grandi realtà».

Si può volare green

La parola poi a Claudio De Vincenti, Presidente di Aeroporti di Roma, il quale ha discusso dei risultati certificati di Adr sulla sostenibilità ambientale, sottolineando che la società in controtendenza ha deciso di non licenziare durante la crisi covid ricorrendo alla cassa integrazione. Oggi se ne raccolgono i frutti. Adr resta impegnata nell’abbattimento delle emissioni indirette di CO2. Per l’idrogeno si studia ma non si avranno veicoli turistici prima del 2035, più concreta invece la strada verso lo sviluppo di combustibili bio da mescolare a quelli inquinanti.

Articoli Correlati