Economia

Il Giro D’Italia nel 2026 parte dalla… Bulgaria. Indotto da 2 miliardi di euro

01
Dicembre 2025
Di Giampiero Cinelli

La Grande Partenza del Giro d’Italia 2026 si terrà, per la prima volta nella storia, in Bulgaria. Il Paese dell’Est, infatti, ospiterà le prime tre tappe della 109esima edizione della Corsa Rosa. Il governo bulgaro e RCS Sport hanno infatti raggiunto un accordo che designa formalmente la Bulgaria come sede delle tappe iniziali, a seguito di un processo di negoziazione e strutturazione condotto da RCS Sport , con il supporto di Go Group Consultancy (GGC). L’accordo prevede che le prime tre tappe del Giro d’Italia 2026 copriranno un totale di oltre 600 km, attraversando la Bulgaria da Nessebar a Sofia, nel pieno rispetto dei requisiti tecnici e di sicurezza internazionali per le competizioni ciclistiche d’élite. Parteciperanno decine di comuni, ciascuno responsabile delle attività operative e promozionali locali volte a massimizzare la visibilità e l’impatto sulle comunità.

Secondo un’analisi condotta da Banca Ifis sul Giro, la corsa rosa si conferma uno dei più potenti motori economici e turistici d’Europa. Lo studio evidenzia un beneficio complessivo superiore ai 2 miliardi di euro, risultato della combinazione tra un impatto immediato di 620 milioni di euro legato alla spesa dei turisti sportivi e all’organizzazione dell’evento, e un impatto differito di 1,4 miliardi di euro generato dal ritorno dei visitatori e dal valore delle infrastrutture lasciate sul territorio. Con oltre 2,1 milioni di spettatori dal vivo e una capacità mediatica che trasforma nei mesi successivi milioni di telespettatori in nuovi visitatori, il Giro d’Italia rappresenta una piattaforma unica per la valorizzazione dei territori ospitanti. Le ricadute positive coinvolgono 10 diversi settori economici: si va dal turismo alla ristorazione; dai produttori di componentistica per biciclette ai produttori di abbigliamento sportivo; dai produttori di cicli ai trasporti; dall’hôtellerie al commercio; dai musei, gallerie e associazioni culturali ai produttori locali di settori non collegati direttamente al Giro.

La Bulgaria potrà quindi mostrare il suo patrimonio culturale, i suoi paesaggi e il suo potenziale di investimento a un pubblico internazionale senza precedenti. Dal punto di vista sportivo, la Bulgaria offre un territorio molto vario – montagne, costa e ambienti urbani dinamici – che ben si presta alle competizioni di livello mondiale. «Portare la Grande partenza del Giro d’Italia in Bulgaria riflette il nostro impegno ad ampliare la dimensione internazionale della gara e a condividerne il patrimonio con un nuovo pubblico», ha dichiarato Paolo Bellino, CEO di RCS Sport.

A livello istituzionale, l’Italia e la Bulgaria godono di legami bilaterali di lunga data, con l’Italia che si colloca costantemente tra le principali fonti di investimenti diretti esteri della Bulgaria. Questa solida base ha facilitato il rapido sviluppo della partnership. L’imminente adesione della Bulgaria all’Eurozona nel gennaio 2026 rafforza ulteriormente la sua posizione di destinazione europea sempre più attraente per il turismo, gli investimenti e gli eventi internazionali. Simbolicamente, portare la Grande Partenza in Bulgaria riflette l’impegno del Giro d’Italia a celebrare la diversità culturale e geografica dell’Europa, ampliando al contempo la dimensione internazionale della gara. «Questo evento aumenta significativamente la visibilità internazionale della Bulgaria e rafforza la sua posizione sulla mappa turistica mondiale», ha affermato il Primo Ministro della Bulgaria Rosen Željazkov.