Economia

Borsa Italiana 2020: più toro che orso

31
Dicembre 2020
Di Redazione

Più luci che ombre nella fotografia che The Watcher Post ha scattato al 2020 di Borsa Italiana. Nell'anno in cui il listino è passato di mano per 4,3 miliardi di euro ad Euronext, la Borsa di Milano ha riservato comunque più di qualche bella sorpresa a piccoli e grandi investitori.

Prima di tutto i numeri: Borsa Italiana (FTSE Mib) ha chiuso l'annus horribilis della pandemia Covid perdendo complessivamente il 6,42%. Una perdita fisiologica e in linea con tutte le piazze occidentali, comunque più contenuta dell'andamento del Pil italiano, che secondo le ultime stime della Commissione europea calerà invece a due cifre. La capitalizzazione complessiva delle società quotate in Italia vale 607 miliardi di euro, pari al 37% del Pil nazionale.

Raffaele Jerusalmi, Amministratore Delegato di Borsa Italiana, ha commentato: "In un anno complesso il ruolo di Borsa Italiana è stato fondamentale per supportare l'economia del nostro Paese attraverso mercati efficienti, liquidi e trasparenti. Nel 2020 si sono quotate 24 società e nell'ultimo decennio si è passati da 296 società quotate a 377 (+21,5%)". 

L'impatto della pandemia sulla Borsa è stato molto forte ma molto breve nel tempo. Lo dimostra il fatto che Milano ha toccato il massimo annuale il 19 febbraio (25478 punti) e il minimo il 12 marzo (14894). Ciò significa cha da marzo in poi il listino ha solo recuperato terreno, ed è come si fosse immunizzato al nuovo contesto. Anche gli scambi giornalieri di azioni nel 2020 hanno fatto registrare una crescita, con una media di 2,4 miliardi di euro (+9,6% rispetto al 2019), superando i 346mila contratti giornalieri (+35,8%).

E' curioso come nel 2020 il controvalore complessivo degli scambi abbia superato i 602 miliardi di euro, un numero molto vicino ai 607 miliardi di euro della capitalizzazione di Borsa. E' come se nell'anno solare l'intera Borsa Italiana in termini di titoli fosse passata di mano. Affascinante. Per controvalore l'azione più scambiata a Milano è Intesa SanPaolo, con poco meno di 6 milioni di contratti e 65,9 miliardi di euro.

Quello che continua letteralmente a volare su Milano è il mercato obbligazionario. EFTplus negli ultimi 10 anni è cresciuto in termini di contratti scambiati del 159% e per controvalore del 69,5%. Milano resta leader europea anche per contratti scambiati su MOT (mercato telematico delle obbligazioni): sono 1317 gli strumenti quotati di cui 1086 Eurobonds.

Anche il mercato dei Titoli di Stato (MTS) ha veleggiato nel 2020. Nel corso dell'anno la liquidità dei pronti contro termine ha superato stabilmente i 215 miliardi di euro al giorno, con picchi superiori ai 400 miliardi di euro.

Il 2021 sarà un anno di passaggio. Ma da questi segnali la Borsa resterà una certezza.

 

Paolo Bozzacchi

 

photo credits: Investopedia