Economia
Bankitalia, Rapporto Uif: nel 2024 aumentano segnalazioni di finanziamento al terrorismo
Di Giuliana Mastri
Dal Rapporto Uif per il 2024, emerge che l’Unità di informazione finanziaria ha registrato 145.401 segnalazioni di operazioni sospette (SOS), con un calo del 3,3% rispetto al 2023. Tale diminuzione è accompagnata da una riduzione delle SOS a basso o nullo rischio di riciclaggio, grazie a iniziative mirate a migliorare la qualità della collaborazione attiva, e da un aumento della complessità delle segnalazioni, che richiedono analisi più approfondite e tecniche avanzate. I risultati delle indagini e i riscontri della DNA confermano l’efficacia delle attività svolte.
Nello stesso anno è stata completata l’Analisi nazionale del rischio, con il contributo della UIF nell’ambito del Comitato di Sicurezza Finanziaria (CSF). L’analisi evidenzia un rischio di riciclaggio molto elevato in Italia, identificando tra le principali minacce corruzione, estorsione, evasione fiscale, reati tributari, fallimentari e societari.
Le segnalazioni analizzate mostrano schemi di riciclaggio spesso legati a strumenti finanziari innovativi e con una dimensione transnazionale. Questi schemi si riscontrano in aree tradizionali come illeciti fiscali, abuso di fondi pubblici, corruzione e criminalità organizzata, che continuano a essere predominanti. Le nuove tecnologie, in particolare frodi informatiche e l’uso di criptoattività per il riciclaggio, mantengono un impatto significativo.
Nell’attività ispettiva, la UIF ha rilevato criticità nel settore del gioco, soprattutto online, e tra gli operatori del settore dell’oro, dove si registrano carenze nei sistemi antiriciclaggio e nella conoscenza degli obblighi normativi. Per questo, sono state avviate iniziative di sensibilizzazione specifiche.
Sul piano dell’analisi strategica, è stato completato uno studio che classifica le motivazioni dell’infiltrazione della criminalità organizzata nell’economia, ed è stato sviluppato un algoritmo per valutare il rischio di infiltrazione mafiosa nei comuni. Sono in corso test per l’uso di algoritmi di machine learning a scopi operativi.
Sono stati apportati miglioramenti agli strumenti informatici e analitici per ridurre le operazioni manuali, garantire la riservatezza dei dati e adeguare le applicazioni alle evoluzioni normative, metodologiche e tecnologiche. Lo scambio di informazioni con gli Organi investigativi (OO.II.) e la DNA è stato ulteriormente rafforzato in termini di sicurezza.
La collaborazione con le autorità nazionali è stata intensa. Sebbene le richieste di informazioni da parte dell’Autorità giudiziaria e degli OO.II. siano leggermente diminuite, hanno riguardato un numero maggiore di SOS rispetto al 2023. A luglio 2024, UIF e Guardia di Finanza hanno sottoscritto un nuovo Protocollo per potenziare la cooperazione, soprattutto attraverso il coordinamento dei controlli nei settori a maggior rischio.
Gli scambi informativi con le FIU estere sono aumentati rispetto al 2023, con un miglioramento della qualità delle richieste e delle informative spontanee ricevute. La UIF continua a svolgere i compiti delegati dal CSF in materia di sanzioni internazionali, con particolare attenzione alla Federazione russa.
Nella seconda metà del 2024 è iniziata la Mutual Evaluation del sistema antiriciclaggio italiano da parte del GAFI. L’avvio dell’Autorità antiriciclaggio europea (AMLA) e il nuovo quadro normativo europeo creano un assetto istituzionale che potrà favorire una maggiore integrazione tra gli Stati membri nella lotta al riciclaggio e al finanziamento del terrorismo.
Nel suo intervento il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha detto: «Viviamo in un contesto economico, geopolitico e tecnologico in continuo mutamento, con una elevata incertezza, dove i focolai di tensione non cessano di sorgere e nel quale le minacce dell’uso del sistema finanziario per finalità criminali si fanno sempre più complesse, sofisticate e globali. In questo scenario, l’efficacia della risposta italiana ai rischi di riciclaggio e finanziamento del terrorismo è strettamente legata alla capacità di agire in maniera coordinata e proattiva, a livello nazionale, europeo, internazionale. È grazie a questa sinergia istituzionale che il nostro Paese può rispondere con tempestività ed efficacia alle minacce sistemiche e alle evoluzioni del contesto globale. Il Rapporto odierno fornisce un riscontro tangibile della sempre maggiore collaborazione nazionale ed internazionale, concretizzatasi nella firma di nuovi protocolli di intesa tra le autorità del sistema e nell’impegno della UIF nella ricostruzione dei flussi finanziari complessi riconducibili a nominativi sottoposti ad indagini».
