Cultura
Verso il Cdm: attesa per il decreto fiscale con IVA agevolata sull’arte
Di Alessandro Caruso
In attesa della convocazione formale, sembra ormai certo che domani il Consiglio dei Ministri tornerà a riunirsi per discutere e varare un nuovo pacchetto di decreti legge, destinati ad accompagnare la fase estiva dell’attività legislativa. Tra i provvedimenti più attesi, spicca quello di natura fiscale, all’interno del quale dovrebbe trovare spazio una misura destinata a incidere significativamente sul mercato dell’arte: l’introduzione di un’aliquota IVA agevolata al 5% per la cessione di opere d’arte. Un intervento atteso da anni da parte degli operatori del settore e rilanciato nelle ultime settimane dal Ministero della Cultura, che ha annunciato per domani – intorno alle ore 17:30 – una conferenza stampa del ministro Alessandro Giuli, dedicata proprio al tema dell’“IVA agevolata per il mercato dell’arte”.
A confermare l’inserimento della misura nel decreto fiscale è stato, nei giorni scorsi, anche il viceministro dell’Economia Maurizio Leo, evidenziando l’intenzione del governo di rendere più competitivo il sistema fiscale italiano per il comparto artistico, in un’ottica di valorizzazione del patrimonio culturale e di attrattività verso i collezionisti internazionali. Attualmente, l’Italia applica un regime IVA considerato tra i meno favorevoli in Europa per il commercio d’arte, con aliquote ordinarie che spesso scoraggiano sia le transazioni interne che l’importazione di opere dall’estero.
LE ALTRE MISURE
Ma il decreto in arrivo non si limiterà all’arte. Al suo interno sarà inserita anche la proroga dell’entrata in vigore della cosiddetta Sugar Tax, la tassa sulle bevande zuccherate, la cui introduzione – già posticipata più volte – risulterebbe di forte impatto sull’industria alimentare e delle bevande, in particolare sulle pmi.
Sul tavolo del Cdm potrebbero arrivare anche altri due provvedimenti settoriali: un decreto Sport, annunciato dal ministro Andrea Abodi, e un decreto del Ministero dell’Università e della Ricerca, di cui però non sono ancora noti i contenuti. Entrambe le iniziative si inseriscono nella strategia di accelerazione normativa che il governo punta a portare avanti durante l’estate, approfittando della minore pressione parlamentare per varare misure attuabili tramite conversione in legge dopo la pausa estiva.
