Cultura

Oscar 2022, tra inclusione, colpi di scena e vincitori

28
Marzo 2022
Di Vanessa Gloria

La notte degli Oscar si è definitivamente conclusa e benchè l’Italia avesse dalla sua tre nomination, nessuna statuetta arriverà nel nostro Paese: il Monachello questa volta non ha fatto la grazia. Averci provato sino all’ultimo resta comunque un grande successo.

L’evento che vive ormai da anni un decisivo calo di ascolti, con l’ultima più vista edizione risalente al 2014 ha confermato le previsioni, il titolo per il miglior film è infatti andato a Coda, che vince anche per la migliore sceneggiatura non originale e per il miglior attore non protagonista. La storia racconta di una famiglia sordomuta dove la figlia unica udente, cerca di farsi strada nel mondo. Inoltre, se Jane Campion, per Il Potere del cane, è la terza donna nella storia dell’Oscar a vincere come miglior regista, al secondo posto si classifica Dune che fa incetta di premi nelle categorie tecniche, vincendone 6 su 10 nomination. 

Inoltre, nonostante i rumors, Zelensky non è intervenuto, si era molto parlato di come il dramma dell’Ucraina avrebbe trovato spazio nella cerimonia, ventilando un intervento del Presidente, ma alla fine l’Academy ha optato per semplice un messaggio di sostegno #standwithUkraine seguito all’intervento di Mila Kunis.

L’apertura è invece spettata ad Ariana DeBose che con West Side Story, è la prima donna nera appartenente alla comunità LGBTQ+ a vincere un Premio Oscar nella categoria Migliore Attrice Non Protagonista, dichiarando che “c’è un posto per noi” come dicono le parole di di Somewhere, la canzone-simbolo del musical e aggiunge «Immaginate una ragazzina dietro una Focus bianca. Vedete una donna queer di colore, che ha trovato la sua forza e la sua strada attraverso l’arte. Quindi, se qualcuno si è interrogato sulla vostra identità, vi prometto che c’è un posto per noi».

Ma nonostante si cerchi sempre di seguire la scaletta, il colpo di scena arriva improvvisamente e fa il giro del web: Will Smith, che di lì a poco sarebbe stato premiato proprio come miglior attore, si alza in piedi, sale sul palco e sferra un colpo con la mano sulla faccia di Chris Rock. Il comico che qualche minuto prima aveva rivolto delle battute dirette a Jada Pinkett Smith, moglie di Will Smith, per la sua testa rasata, chiedendo se il suo prossimo film sarebbe stato il sequel di Soldato Jane, dove Demi Moore interpretava un soldato appunto dalla testa rasata.

Evidentemente dopo un po’ Will Smith rinsavisce e commenta che il suo obiettivo era solo di proteggere la famiglia, stile “Io sono Leggenda”. Che sia stata una trovata tra attori, visto il piglio impassibile di Rock dopo aver accusato il colpo, o un’improvvisata, quanto accaduto in mondovisione non convince per nulla. Resta difficile accettare come ancora nel 2022 nella patria del #MeToo debba essere un uomo, il marito, a difendere la moglie per l’onta subita. Soprattutto in un contesto dove non sarebbe stato poi così difficile per l’attrice far valere le sue ragioni e raccontare a tutti la sua storia.

Insomma, l’ennesima spettacolarizzazione della forza, come fosse un clichè da film anni ‘80, capace di rendere lettera morta – qualora in fin dei conti non lo fossero già – tutte le buone intenzioni annunciate dalle celebrities in abito da sera.

Nel frattempo, Chris Rock ha deciso di non sporgere denuncia alla polizia e dunque Will Smith non sarà arrestato, almeno per ora, il comico ha infatti ancora sei mesi per ripensarci. Sicuramente più dura la posizione dell’Academy che su Twitter “non perdona la violenza in nessuna forma.