Esteri

Zelensky chiama la NATO risponde. Nuova assistenza militare per l’Ucraina

24
Marzo 2022
Di Paolo Bozzacchi

«Vi parlo da Kiev, la nostra capitale. Che combatte già da un mese, come tutto il nostro Stato. Sì, è vero, non siamo nell’Alleanza, non siamo nella più potente unione per la difesa al mondo. Non facciamo parte dei 30 Stati sotto l’ombrello della protezione congiunta, sotto l’ombrello dell’articolo 5. Sembra come essere in una “zona grigia”, tra l’Occidente e la Russia, ma difendiamo i nostri valori comuni». Così Volodymyr Zelensky, collegato con i vertici NATO. «Siamo persone brillanti, abbiamo difeso questi valori per un mese, un mese di resistenza eroica, un mese delle sofferenze più scure. Un mese di impunita distruzione di uno Stato pacifico».

«Per salvare persone e le nostre città, l’Ucraina necessita di assistenza militare, senza restrizioni. Così come la Russia usa armi senza restrizioni, il suo intero arsenale contro di noi, distrugge tutti gli esseri viventi, ogni oggetto: dalle case alle chiese, dal cibo alle università, dai ponti agli ospedali. L’Ucraina chiede i vostri aerei, per non far morire tante persone, voi avete migliaia di jet da combattimento, ma non ne avete ancora dato nessuno. Abbiamo chiesto carri armati, per liberare le nostre città che sono in agonia».

Questa mattina su Repubblica in un’intervista esclusiva al direttore Maurizio Molinari, Zelensky aveva detto: “La nostra resistenza continua, il nemico è demoralizzato”.

Poi sull’uso delle bombe al fosforo: “Questa mattina sono state lanciate bombe al fosforo da parte della Russia. Gli adulti sono stati uccisi di nuovo e i bambini sono stati uccisi di nuovo”, ha spiegato. “Voglio solo che tu sappia che l’Alleanza può ancora prevenire la morte di ucraini a causa degli attacchi russi, dell’occupazione russa, fornendoci tutte le armi di cui abbiamo bisogno”.

Zelensky ha chiuso il suo intervento salutando i vertici NATO con il pugno chiuso. Il Segretario Generale NATO, Jens Stoltenberg ha ricambiato il saluto e applaudito. Poco dopo lo stesso Stoltenberg ha rassicurato: «Zelensky ha chiesto aiuto che forniremo al più presto».

La NATO ha risposto a Zelensky coi fatti: «Gli alleati hanno deciso di fornire più assistenza all’Ucraina, anche dal punto di vista militare. Tra questi si contano armi anti carro, difese anti missili e droni, che si sono dimostrati molto efficaci. Gli alleati poi assisteranno l’Ucraina con aiuti finanziari e umanitari». Ha fatto sapere Stoltenberg a stretto giro.

Sulla Cina l’Alleanza Atlantica è stata chiara: “Abbiamo anche affrontato il ruolo di Pechino nella crisi. Oggi, i leader alleati hanno invitato la Cina ad astenersi dal sostenere lo sforzo bellico della Russia. La Cina non deve fornire sostegno economico o militare all’invasione russa. Invece, Pechino dovrebbe usare la sua significativa influenza sulla Russia e promuovere una soluzione pacifica immediata. Non deve dare supporto né politico né economico”. 

Riguardo al rafforzamento della presenza NATO nell’area del conflitto: «La deterrenza è stata rafforzata con maggiori aerei da combattimenti, navi e sottomarini».