Cultura

Le Università italiane scalano le classifiche nel nuovo QS Ranking

31
Marzo 2023
Di Daniele Bernardi

È uscita anche quest’anno la classifica Quacquarelli & Simons (QS Ranking) sulle migliori università nel mondo. Una classifica che si è dimostrata generosa con gli atenei nostrani che consacrano l’Italia al settimo posto nel mondo, con un aumento di prestazione del 6,8% rispetto all’anno scorso. Prime in classifica le accademie statunitensi, che contano in totale più di 3000 piazzamenti registrati, seguite da quelle britanniche – a oltre 1500 piazzamenti – e cinesi (851), in terza posizione c’è l’Australia (747), seguita da Germania (731) e Canada (659).

Il nostro paese conta 530 posizionamenti – 39 in più dello scorso anno – frutto dell’ottimo lavoro svolto da 56 atenei italiani. Di questi, 96 – 2 più della scorsa classifica – sono registrati nelle cinque macro aree di studio: arti e scienze umane, ingegneria e tecnologia, scienze della vita, scienze naturali, e scienze sociali. In Europa si vanta un secondo posto che contraddice la retorica della scarsa istruzione italiana, superata solo dalla Germania le cui università si posizionano in gran parte tra le prime 200 in classifica. Mentre è l’Olanda a registrare il maggior numero di posizionamenti nelle top 10 mondiali: 16 accademie contro le 7 italiane.

Uno dei risultati più rilevanti arriva dalla Sapienza di Roma che si conferma la migliore Università al mondo per gli Studi classici e la storia antica, nonché l’undicesima in Archeologia e diciassettesimo nella Storia dell’arte. Un campo – quello storico – in cui il Made in Italy spicca sicuramente nel mondo, visto che troviamo un altro ateneo italiano in quarta posizione: la Scuola Normale Superiore di Pisa.

«Per la terza volta consecutiva – afferma la rettrice Antonella Polimeni – gli studi classici della Sapienza hanno raggiunto il podio più alto nella classifica internazionale QS World University Rankings by Subject. Il ranking premia gli studi umanistici del nostro Ateneo, tra i quali il primo posto in Italia per Archaeology, History, Library & Information Management e History of Art, materia introdotta quest’anno per la prima volta. Sapienza è tra le prime 50 università al mondo in materie, tra le quali Fisica-Astronomia e Diritto; ed è al primo posto in Italia in altrettante numerose discipline, come Psicologia, Statistica e Infermieristica. Un risultato che ci colloca tra i migliori atenei al mondo».

Ottimi risultati anche da Milano: il Politecnico si distingue ovunque, settimo in meccanica, aeronautica e manifatturiera, ottavo in arte e design, decimo in architettura e dodicesimo in ingegneria civile e strutturale. Ma non è da meno l’Università Privata Luigi Bocconi: settima in studi di business e management e ottava in marketing, sedicesima in economia e diciassettesima in contabilità.

A Roma, la Luiss Guido Carli si è confermata la prima università in Italia per la Politica e gli studi internazionali, scalando le classifiche anche fuori confine: l’ateneo ha raggiungo la seconda posizione in Europa, dietro la prestigiosa Università Sciences Po di Parigi, e ha guadagnato sette posizioni nel mondo, arrivando alla quattordicesima posizione nel mondo.

«È con grande soddisfazione comunicare che la Luiss prosegue la sua scalata verso le prime posizioni dell’autorevole QS International Ranking. Un risultato che conferma la accelerazione del nostro Ateneo nello sviluppo e nel consolidamento delle progettualità del piano strategico, coerenti con la missione di formare leader cosmopoliti, responsabili e consapevoli” ha dichiarato il Rettore Luiss Andrea Prencipe, aggiungendo: “Un corpo docente reputato a livello internazionale e composto da ricercatori senior e junior, un modello educativo innovativo che punta a stimolare studentesse e studenti con nuovi approcci all’apprendimento ed il virtuoso legame con il mondo delle imprese, delle professioni e della pubblica amministrazione, sono gli elementi che consentono alla Luiss di essere sempre più riconosciuta come università di prestigio internazionale».

Sono comunque molti gli atenei italiani che si sono distinti nel corso di quest’ultimo anno, raggiungendo risultati importanti che il nostro paese può vantare nel mondo: negli studi classici, l’Università di Roma Tor Vergata sale di 9 posizioni arrivando al 30esimo posto nel mondo, la Iuav di Venezia 18esima in Storia dell’arte. Sono molte poi le accademie a posizionarsi tra le prime cinquanta: Bologna nelle lingue moderne e in Legge, l’Università di Milano per Farmacia, l’Università di Pisa nelle Scienze veterinarie.