Ambiente

Prevenzione sismica: investire con incentivi fiscali per la messa in sicurezza

10
Novembre 2023
Di Alessandro Cozza

 «Vorrei convocare un tavolo con ingegneri e architetti per individuare linee guida sulla mitigazione del rischio. Un tavolo con compiti e scadenze precise che speriamo in 45 giorni, dalla sua prima riunione, possa già dare delle indicazioni precise con degli articoli precisi che possano tracciare una nuova strada», sono bastate queste poche parole del Ministro per la Protezione Civile e le Politiche del mare Nello Musumeci per lasciare la platea di ingegnere e architetti liberi professionisti presenti alla sesta giornata Nazionale della prevenzione sismica prima a bocca aperta e poi incredibilmente contenti per l’apertura. In una mattinata nel corso della quale gli associati di Fondazione Inarcassa, CNI e CNAPPC si sono ritrovati per un confronto con le istituzioni sui temi della prevenzione del rischio sismico, il punto su cui tutti si sono trovati d’accordo è che la prevenzione non può più diventare un’azione opzionale ma deve essere priorità.

Prevenire attraverso la messa in sicurezza del patrimonio edilizio esistente, è la proposta concreta che i promotori dell’evento consegnano al mondo della politica rappresentato, oltre che dal Ministro, anche da Guido Castelli, Commissario straordinario Sisma 2016, e dall’On. Erica Mazzetti, della Commissioni Lavori Pubblici della Camera. Diversi i tecnici che hanno partecipato all’appuntamento tra i quali Fabrizio Curcio, Capo della Protezione Civile, Paolo Clemente, già Dirigente di ricerca ENEA, Luigi Ferrara, Capo del Dipartimento Casa Italia, Edoardo Cosenza, Università Federico II di Napoli e Giuseppe Ferro, Politecnico di Torino.

«In Italia siamo in ritardo in materia di prevenzione strutturale e siamo consapevoli che questo è un ritardo frutto di una abitudine culturale difficile da scardinare ma sul quale ci dobbiamo impegnare per ottenere un cambio di passo. Un lavoro da portare avanti consci che nel nostro paese le ricostruzioni costano tanto e dobbiamo intervenire per razionalizzare questo processo impedendo che in Italia nasca l’industria del terremoto, o della ricostruzione. Per fare questo dobbiamo lavorare sulla consapevolezza della popolazione che conoscere il rischio significare ridurre il rischio», ha detto il Ministro nel corso del suo intervento che nel concludere propone anche di istituzionalizzare questa giornata.

Proprio quest’ultimo aspetto rientra fra i 6 punti che compongono il manifesto della prevenzione sismica lanciato nel corso dell’evento. Gli altri prevedono di: agevolare l’esecuzione delle verifiche di sicurezza statica e sismica degli edifici; istituire bonus edilizi dedicati all’esecuzione di lavori antisismici; prevedere obbligo decennale di certificazione di idoneità statica; istituire il fascicolo del fabbricato; prevedere l’obbligo di polizza assicurativa per gli immobili.

«Sottoscrivo interamente il manifesto promosso in questa giornata perché è necessario costruire, o ricostruire nel caso delle aree del cratere del terremoto del 2016, stando attenti a determinati criteri di sicurezza che non possono essere più ignorati. Non solo in questo caso la ricostruzione deve essere occasione per innovare e ridare sicurezza. Oggi abbiamo ancora circa 30mila persone fuori casa nelle aree colpite da quel terremoto, questo è la nostra priorità. Per questo è fondamentale lavorare sulla prevenzione, perché queste situazioni in futuro non si verifichino più», ha dichiarato il Commissario Straordinario Sisma 2016, Guido Castelli.

Grande soddisfazione tra i presidenti promotori dell’iniziativa. Tra loro il Presidente di Fondazione Inarcassa, Andrea De Maio, lancia una sfida ambiziosa: «L’obiettivo finale deve essere quello di non avere mai più morti in Italia a seguito di terremoti. La prevenzione sismica non è un costo, è un investimento che consente di risparmiare sulla ricostruzione, non fermare i settori produttivi delle zone colpite dall’evento e creare sviluppo per l’intera filiera delle costruzioni. Chiediamo l’introduzione di un’agevolazione fiscale per facilitare le verifiche di sicurezza statica e sismica degli edifici».

Per Angelo Domenico Perrini, Presidente Consiglio Nazionale Ingegneri, la priorità è chiara: «Chiediamo da anni l’introduzione del Fascicolo del fabbricato. Solo così si potrà avere una adeguata conoscenza dello stato dei nostri fabbricati, così da determinare correttamente i costi delle assicurazioni, commisurati all’effettivo stato dell’immobile». Su come si dovrebbe procedere è intervenuto Francesco Miceli, Presidente del Consiglio Nazionale degli Architetti PPC: «È quanto mai opportuno, anche sulla base degli errori finora commessi, coniugare la prevenzione sismica con strumenti adeguati ed efficaci di agevolazione fiscale, in buona sostanza si tratta di attivare processi di sussidiarietà che abbiano come elemento distintivo la partecipazione dei cittadini che vivono in territori a più alto rischio sismico».

Politica e tecnici del settore sono tutti d’accordo. Ora non resta che dare seguito con atti concreti a tutte le buone volontà emerse nel corso della mattinata. Chissà che la prossima legge di bilancio non possa essere la prima occasione utile.

Fotografie, riprese e montaggio a cura di Simone Zivillica