Politica

Sviluppo sostenibile, in arrivo 90 milioni dall’Ue per le città

06
Maggio 2024
Di Giuliana Mastri

Novanta milioni di euro per rafforzare lo sviluppo urbano sostenibile nelle città dell’Ue. Nel quadro della politica di coesione 2021-2027, la Commissione europea ha lanciato il terzo bando dell’Iniziativa urbana europea per selezionare i progetti che potranno beneficiare di 90 milioni di euro per realizzare le transizioni verdi e digitali a livello locale.

Come funziona
Bruxelles co-finanzierà l’80% dei costi dei progetti attraverso il Fondo di sviluppo regionale (Fesr) e ogni progetto riceverà fino a 5 milioni di euro. Le proposte dovranno concentrarsi sulla transizione energetica, sperimentando «soluzioni innovative per garantire sistemi energetici locali accessibili o sulla tecnologia nelle città, esplorando soluzioni digitali per migliorare i servizi pubblici e la qualità della vita».

I tempi
La scadenza del bando è il 14 ottobre. «Le città sono centri di innovazione e svolgono un ruolo fondamentale nel promuovere le transizioni verdi e digitali sul territorio», ricorda Elisa Ferreira, commissaria Ue per la Coesione e le riforme, spiegando che con questo terzo bando l’Ue «l’opportunità di esplorare il potenziale delle tecnologie emergenti nel settore energetico e non solo, aprendo la strada a un’Europa neutrale dal punto di vista climatico».

Il tasso di motorizzazione
Questo aiuterà a rimodellare anche il modello dei trasporti? Sicuramente è una delle speranze. La motorizzazione nelle città è stata fotografata da Eurostat: nel 2022 le prime tre regioni in Europa con il più alto tasso di motorizzazione erano in Italia erano la Valle d’Aosta con 2.339 auto ogni mille abitanti, seguita dalla provincia autonoma di Trento con 1.431 auto ogni mille abitanti e da quella di Bolzano con 935 auto ogni mille abitanti. La presenza di auto nel continente, stimando in media 0,56 autovetture per abitante, è stabile ma con notevoli differenze regionali. Tra le dieci regioni con il più alto tasso di motorizzazione, l’istituto statistico dell’Ue ne certifica sei in Italia (oltre a Valle d’Aosta, Trento e Bolzano seguite da Umbria, Molise e Calabria) e una in Finlandia, Grecia, Paesi Bassi e Repubblica ceca.

All’estremità opposta, la regione francese d’oltremare di Mayotte (83 autovetture per 1.000 abitanti) è stata seguita dal Peloponneso greco (203 per 1.000 abitanti) e dalla Guyana francese (217 per 1.000 abitanti). Delle 10 regioni con il tasso di motorizzazione più basso, 4 erano in Grecia, 2 in Francia, 2 in Romania e 1 in Germania e Austria. In particolare, 2 di queste erano le aree metropolitane di Berlino (331) e Vienna (366).