Esteri
Sanzioni russe a imprese italiane, governo al lavoro per una risoluzione
Di Giampiero Cinelli
«È stato convocato l’ambasciatore russo in Italia che è stato richiamato dal segretario generale Guariglia che gli ha mostrato tutte le nostre perplessità per la decisione adottata dalla Federazione russa su Ariston. Ci siamo attivati anche con l’Ue perché tutto il tema sanzioni è un tema che possiamo affrontare solo in un contesto comunitario. Stiamo lavorando per cercare di trovare una soluzione che permetta di ottenere un risarcimento del danno che subiscono le imprese che sono colpite da sanzioni russe». Il messaggio è di Antonio Tajani, in occasione di un videocollegamento in una riunione dedicata alla questione delle aziende italiane in Russia. Il ministro ha fatto riferimento alla decisione del governo di Mosca di porre temporaneamente i beni della Ariston Thermo Rus, azienda attiva nel riscaldamento dell’acqua, sotto il controllo della Gazprom Domestic Systems, la società del gruppo statale Gazprom produttrice di elettrodomestici.
Tajani ha fatto sapere che L’Italia sta lavorando per trovare una soluzione che permetta un risarcimento del danno subito dalle imprese colpite dalle sanzioni russe. Un impegno che conferma il sostegno del governo alle aziende italiane in un “quadro complesso» Secondo il governo italiano si tratterebbe di una «violazione del diritto internazionale», ha detto Tajani, che poi ha precisato: «Il caso Ariston non è isolato, altre 20 imprese hanno subito analoghe misure. Tra queste, alcune aziende danesi, francesi e tedesche. L’obiettivo è adesso impedire che ci siano operazioni analoghe in futuro».
Il titolare della Farnesina ha discusso con il ministro degli Esteri brasiliano, che in questo momento è presidente di turno del G20. Durante i colloqui, è stata affrontata anche la possibilità di fare intervenire la Cina e il G20. «La situazione è complicata, però nel mezzo di questa complicazione ce la stiamo mettendo tutta per cercare di darvi una mano concreta e operativa, contate su di me e sull’ambasciata a Mosca», ha concluso Tajani.
Ci saranno in futuro altri tavoli e Tajani ha detto di voler parlare anche della situazione nel Mar Rosso. Per quanto riguarda la faccenda russa, la faccenda è complicata dal fatto che a fronte di una molto probabile azione illegale della Russia, ci sono anche le sanzioni italiani ed europee verso Mosca come ad esempio il congelamento dei fondi attinenti a soggetti russi, che ad in ogni caso Antonio Tajani ha detto esser stato fatto tenendo in piena considerazione gli interessi delle imprese italiane.