Ambiente

Nucleare per l’ambiente e la competitività: Artizzu (Sogin), è l’energia più sicura

11
Aprile 2025
Di Ilaria Donatio

La produzione di elettricità da nucleare in Ue è aumentata dell’1,7% nel 2023 rispetto all’anno precedente. Lo certificano i dati Eurostat sull’energia dell’atomo, secondo cui i tredici Paesi dell’Ue, con produzione di elettricità nucleare, hanno generato circa 619mila gigawattora (GWh) di elettricità. Le centrali nucleari di Francia, Spagna, Belgio, Germania, Repubblica Ceca, Slovacchia, Ungheria, Bulgaria, Romania, Svezia, Finlandia, Paesi Bassi e Slovenia, hanno rappresentato il 22,8% della produzione totale di elettricità nell’Ue.

In un contesto di crescente attenzione verso la sostenibilità ambientale, un ruolo importante può essere giocato dall’energia nucleare. Non solo: cruciale è anche la questione della competitività, e «l’energia è il tema dei temi per la competitività delle imprese. E io sul nucleare dico certo che sì, ma va fatto subito», ha detto pochi giorni fa il presidente di Confindustria, Emanuele Orsini: «Ci vuole coraggio e qui non può esserci un problema politico. È un problema di salvaguardia dell’Italia, non si può pensare che ci sia qualcuno sia contro perché oggi è l’unica via per salvare l’industria italiana e per mettere al centro i lavoratori. Perché noi e i lavoratori siamo la stessa cosa e l’energia è il problema».

Artizzu, tecnologie italiane di alto livello
“L’Italia ha mantenuto un livello tecnologico nel nucleare molto elevato perché oltre ad esserci aziende italiane che lavorano per il nucleare estero da noi c’è anche una buona parte della filiera per la ricerca della fusione nucleare”. Così Gian Luca Artizzu, Amministratore delegato di Sogin, intervenendo a Zapping in onda su Rai Radio1.
Sogin – Società pubblica specializzata nel settore nucleare – “ha mantenuto una buona parte delle competenze necessarie a condurre le centrali nucleari perché quando si spegne un impianto si stacca la turbina che produce energia elettrica ma la parte nucleare si continua a gestire come prima e questo ci ha consentito di preservare le competenze, che naturalmente andranno formate per le nuove tecnologie, ma per ripartire i tecnici ci sono”.

“Reattori di nuova generazione ancora più sicuri”
E se per decenni le centrali nucleari sono state sinonimo di grandi impianti industriali e di dibattiti accesi sulla sicurezza, oggi la nuova generazione di reattori nucleari si propone come una soluzione più flessibile, sicura ed economica: “Il nucleare è una filiera autonoma che non toglie investimenti a nessuno e va considerato una parte del mix energetico insieme alle rinnovabili”, prosegue l’ad di Sogin: “I reattori di nuova generazione saranno ancora più sicuri ma quelli di terza generazione già lo sono. Come numero di incidenti e vittime il nucleare è la fonte energetica più sicura insieme al fotovoltaico”.

Inoltre, la nuova generazione di reattori produce meno rifiuti radioattivi e ha un minore impatto ambientale durante la fase di costruzione: “I rifiuti nucleari – conclude Artizzu – sono un tema che viene affrontato male per fare propaganda negativa. Noi sappiamo perfettamente come gestirli, purtroppo l’iper regolamentazione del settore, fatta per garantire la sicurezza, rallenta il processo per sua natura già complesso, aumentando i tempi di decommissioning e, di conseguenza, riducendo la sicurezza complessiva che si vorrebbe aumentare”.

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