Ambiente
Italia, siccità: situazione idrica in miglioramento, restano criticità al Sud
Di Giuliana Mastri
Di nuovo estate e siccità da sventare. La condizione idrica in Italia mostra segnali di netto miglioramento, con criticità limitate e circoscritte, soprattutto nelle regioni meridionali. Le piogge abbondanti registrate nel mese di maggio, in particolare al Nord, hanno favorito un generale recupero rispetto alla siccità che aveva interessato il Paese. Secondo la Fondazione CIMA, “la siccità meteorologica, legata principalmente alle precipitazioni, può considerarsi rientrata nella maggior parte del territorio nazionale”. Persistono però alcune problematiche al Sud e nelle isole maggiori, effetto residuale della severa siccità dello scorso anno.
In occasione della Giornata Mondiale per la Lotta alla Desertificazione e alla Siccità, celebrata oggi 17 giugno e istituita dalle Nazioni Unite, si fa il punto sulla situazione italiana, che si presenta in una fase di transizione positiva. Tuttavia, il tema della siccità rimane centrale, vista la tendenza degli ultimi anni che ha evidenziato una crescente esposizione anche del nostro territorio a periodi prolungati di carenza idrica.
Il quadro di maggio e l’inizio dell’estate
Dal punto di vista climatico, maggio ha fatto registrare temperature inferiori alla media su buona parte del Paese, in particolare al Nord, dove la frescura dura ormai da alcuni mesi. Tuttavia, su base annuale (ultimi 12 mesi), i dati indicano valori termici superiori alla norma, a testimonianza del carattere temporaneo dell’anomalia fredda. Come conferma Francesco Avanzi, idrologo esperto di neve presso la Fondazione CIMA, “in questi giorni stiamo già vivendo la prima vera ondata di calore dell’estate 2025, segno che l’anomalia fresca era solo momentanea. Senza nuove piogge, l’evaporazione tenderà a ridurre l’umidità nei primi strati del suolo”.
Attualmente, la situazione dell’umidità dei suoli non desta particolari preoccupazioni su scala nazionale. Le anomalie si concentrano in alcune aree del Centro-Sud, dove permangono condizioni leggermente più secche. La copertura nevosa, dopo un rallentamento della fusione a maggio, continua il normale scioglimento primaverile, ormai limitato alle zone montane più elevate.
Complessivamente, l’Italia si appresta ad affrontare l’estate in condizioni decisamente più favorevoli rispetto agli anni precedenti, con una disponibilità idrica più elevata. Restano comunque zone di criticità, in particolare in Sicilia e nel Sud, come evidenziato anche dai dati ISPRA, che classificano la situazione in quelle aree ancora in stato di severità, principalmente a causa degli effetti persistenti della siccità del 2024.
